Il naufragio dell’empatia

Lo spiaggiamento di cinque balene sulle coste dell’Inghilterra è stato accolto con macabro entusiasmo da parte delle persone accorse per poter osservare da vicino i cadaveri dei cetacei e potersi fotografare con loro, riducendo quelli che fino a poco prima erano esseri viventi a trofei per l’ego umano.balene spiaggiate
Al cospetto di questi giganti del mare caduti in disgrazia bisognerebbe rispondere con rispetto e preoccupazione, cercando le ragioni di quanto accaduto o, addirittura, presi da un moto di profonda umiltà, domandarsi se l’operato umano possa essere la causa di questo e di altri fenomeni.
Ma l’animale umano non perde occasione di dimostrare quanto in molti casi sia il meno civilizzato tra le specie, incapace di provare empatia, ma solo di appropriarsi di ciò che non gli appartiene inquinando e devastando e di schiavizzare chi ritenuto inferiore.

I corpi delle balene sono stati depredati e coperti di graffiti, come a voler lasciare la propria firma sugli animali, per potersene poi vantare con amici e parenti.balene graffiti
I denti di una balena dal becco sono stati strappati dalla sua bocca come souvenir mentre i selfie impazzavano.balena denti
Ridotte a giocattoli e forme di intrattenimento, le balene sono state private di ogni dignità e soggettività, trattamento riservato a ogni animale quando ci si reca a visitare un acquario, uno zoo, il circo o un parco acquatico, finanziando così la schiavitù e lo sfruttamento delle specie assoggettate.
Le cause che hanno portato allo spiaggiamento delle balene sembrano sconosciute, anche se si possono ricercare nel surriscaldamento globale, fenomeno causato dall’uomo; dalla carenza di cibo in acque aperte, fenomeno causato dall’uomo, che le spinge verso le coste in cerca di cibo; un disturbo antropico provocato dai sonar della marina o indagini sismiche, fenomeni causati dall’uomo.

L’animale umano è solo una delle infinite specie che popolano la Terra, un pianeta che non appartiene a nessuno, che dovrebbe essere tutelato e preservato, e non colonizzato e saccheggiato, alla pari di chi lo abita insieme a noi in modo che tutt* possano vivere in libertà senza alcuna distinzione.

Fonte: The Dodo