Adotta un Ettaro Liberato: sostieni Agripunk

Il concetto stesso di Liberazione viene meno se quella umana e animale non viene accompagnata da quella della Terra, che ci ospita insieme ad altre innumerevoli specie animali e vegetali. Un concetto da interiorizzare, alimentare e diffondere affinché possa determinare ogni nostra singola scelta quotidiana, funzionale a quegli aspetti che non possono prescindere gli uni dagli altri se davvero si vuole auspicare la liberazione di tutti/e.
Perché la liberazione animale e umana possa definirsi veramente tale dobbiamo tutti/e impegnarci nella difesa di quegli angoli di Terra ancora incontaminati, ma nello stesso tempo lavorare nel tentativo di recuperare quelle zone colpite da deforestazione, inquinamento, soffocate dal cemento e da quell’idea di progresso malata che mira a fagocitare ogni ettaro di libertà.
A tal proposito vi segnaliamo, e non possiamo che appoggiare con piacere, la nuova campagna lanciata da Agripunk, emblema di liberazione animale, umana e della Terra: Adotta un Ettaro Liberato.

Sono questi 26 ettari, questo piccolo pezzo di mondo, come ci piace da sempre chiamarlo affettuosamente, la nostra più grande risorsa.
Ripulita e curata, la terra di questo podere piano piano ci sta ringraziando delle cure ricevute donando tantissimo a tutti gli abitanti di Agripunk. (dal sito di Agripunk)

Un modo molto semplice per sostenere chi sta dedicando la propria vita affinché animali non umani un tempo rinchiusi possano finalmente averne una ed è anche un’occasione pratica per prender parte attivamente a quel processo di Liberazione a 360° gradi che Agripunk rappresenta.
Di seguito riportiamo il testo della campagna con le indicazioni su come potervi aderire.

Ogni ettaro qui, è sostentamento per ogni animale che qui abita e avendo una base sicura di supporto per le spese dell’affitto, potremmo essere in condizioni di ospitare sempre più animali (umani e non) e potremmo concentrare tutte le energie e le risorse per tutte le altre attività e lavori che ci sono da fare.
Ogni albero che qui cresce può dare legna per scaldare con i rami secchi, dà riparo agli uccelli che su di lui nidificano, con i germogli sfama capre e caprioli, con le sue fronde dà ombra e riparo, con i suoi fiori nutre svariati insetti, con i suoi frutti può sfamare chiunque e, dulcis in fundo, tra le sue radici proliferano funghi per cinghiali, istrici e tassi mentre alla sua base cresce quello che è l’alimento fondamentale per quasi tutti gli abitanti di questo posto: l’erba.
Già molte persone ci aiutano in questa impresa con un contributo in base alle proprie possibilità, però non bastano e quindi tutte le nostre risorse vengono impiegate nell’affitto che ricordiamo essere “a riscatto” quindi non un affitto “a perdere”, bensì un affitto che poco a poco ci consentirà di rendere questo podere completamente e totalmente libero dallo sfruttamento, caccia compresa.
Cerchiamo altre persone o gruppi che adottino simbolicamente un ettaro di pascolo o bosco aiutandoci con una piccola quota a riscattare velocemente questo posto per renderlo un riparo definitivo e sicuro che sfamerà tutti coloro che saranno fortunati e capiteranno a vivere qui.
Le quote serviranno a coprire l’affitto mensile ed eventuali quote in più serviranno per fare alcune comode recinzioni considerato che in alcune zone non servono ed in altre già ci sono.
Se volete contribuire concretamente ed in prima persona a questa riconversione unica, scriveteci una mail all’indirizzo [email protected]
Per ogni quota coperta, verrà piantato un albero o una pianta.
Inoltre realizzeremo una “mappa”, modificando la seguente che è la mappa del Podere e dei terreni annessi, segnando le piante messe e quindi le quote coperte.
Grazie a chi accoglierà il nostro appello!Mappa del Podere L'Isola