Giustizia per Berta, giustizia per la Terra!

La morte di Berta Caceres ci ha riempito di indignazione.
Il dolore ci accompagna, ma anche la forza del suo pensiero, la sua opera e la sua sete di giustizia.
I principi per cui Berta ha lottato sono quelli che salveranno questa umanità…

Così si apre il volantino redatto dal COPINH (Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras), in occasione della giornata di azione globale “Giustizia per Berta Caceres” indetta per oggi, 15 giugno, in tutto il mondo.giustizia per berta volantinoUna giornata internazionale di solidarietà e indignazione per ricordare chi è stato/a ucciso/a perché credeva in ideali di libertà e per aver difeso la Terra da chi conduce pratiche di colonizzazione, da chi la saccheggia e ne esaurisce la linfa nel nome di un progresso espresso a colpi di ruspe, incendi, omicidi e cemento.
La società in cui viviamo spesso viene definita “civile”, un termine il cui significato è stato perlopiù banalizzato e manipolato in modo aberrante, usato ormai per distinguerci, creando così divisioni e intolleranze da chi rifiuta uno stile di vita basato sul consumismo, sul capitalismo e su processi industriali che causano sfruttamento ambientale, animale e sociale.
Al contrario, vengono ritenute “incivili” quelle comunità che non hanno abbandonato i luoghi natii, che non indossano vestiti come i nostri o che non ne indossano proprio, ma che mai si sognerebbero di gettare una cartaccia a terra. Popolazioni che negli anni hanno continuato a tutelare e preservare la Terra – quello che si dovrebbe intendere davvero quando si parla di “progresso”; popolazioni che adesso rappresentano l’ultimo baluardo a difesa delle foreste e degli ecosistemi in generale.

Berta lottava per loro, lottava per la libertà del suo popolo, per quella della Terra e quindi lottava per tutti/e noi perché, anche se c’è chi vuole convincerci del contrario alzando muri o segnando confini innaturali, siamo tutti/e terrestri.
Un pianeta che troppo spesso diamo per scontato, perdendo di vista la bellezza che ci circonda e contribuendo a sfigurarla, alienati da un sistema che ci ha fatto dimenticare i valori per cui dovremmo tutti/e lottare e sui quali basare le nostre vite.
Per fortuna nel mondo ci sono tante persone che, ogni giorno, con il proprio impegno e sacrificio ci ricordano per cosa vale la pena resistere e continuare a combattere: per un mondo finalmente libero da quelle dinamiche di sfruttamento e dominio dell’uomo sulla Terra, dell’uomo sugli animali, dell’uomo su altri uomini.

“Sicuramente vinceremo, io lo so… me lo dijo el rio… (me l’ha detto il fiume)”.
Queste sono le parole che amava dire Berta e dove si può leggere un legame indissolubile con la madre Terra. Si perchè Berta Caceres, ecologista honduregna, si è battuta fino all’ultimo per la difesa dell’ambiente e della comunità degli indios Lenca. Non conoscevo la sua storia e quello che più mi ha colpita è stata la sua tenacia, la forza di continuare a lottare contro un mostro chiamato capitalismo, nonostante nel corso degli anni fosse stata minacciata di morte. La sua morte non è stata vana, è una lotta che continuerà oltre la sua morte, lenta, ma costante, che unisce ogni popolo sfruttato da chi ha deciso, seduto su una comoda poltrona fatta di soldi e menzogne, di giustificare le sue azioni di bieco terrorismo per gli interessi di pochi. Devastare, scavare, disboscare, schiavizzare, tutto fatto nella norma, con il silenzio assenso dei, cosiddetti, popoli “civili”.
Berta Vive!
In ogni albero piantato, nel volo libero di un uccello, nella lotta di ogni individuo sfruttato, nell’ acqua che scorre nel Rio Gualcarque. (Un’attivista antispecista)

Berta Vive! Viareggio, 21 maggio 2016, volantinaggio indipendente in occasione dell'edizione annuale della March Against Monsanto.

Berta Vive!
Viareggio, 21 maggio 2016, volantinaggio indipendente in occasione dell’edizione annuale della March Against Monsanto.

I/le ribelli non muoiono mai, continuano a vivere in chi lotta per ideali di liberazione!