Olanda: blocco di dieci ore contro il traffico di carbone

Chi vuole prosciugare la Terra di ogni sua risorsa, abbattendo foreste, inquinando aria e risorse idriche, schiavizzando animali umani e non umani per la mera sete di denaro non si prendere un attimo di pausa.
Fortunatamente ci sono persone nel mondo che rispondono a tono mantenendo alta la resistenza per la difesa della Terra e di chi essa ospita, contribuendo ad incrementare ogni giorno blocchi, occupazioni e sabotaggi.
Venerdì 24 giugno, alle 5.30 del mattino, un gruppo di attivisti/e anonimi/e appartenenti al gruppo Groen Front (ramo olandese di Earth First) ha occupato per 10 ore il secondo più grande sito per il carbone d’Europa situato al porto di Amsterdam.groen-front-768x432
Gli/le attivisti/e hanno occupato la banchina, bloccando la piattaforma di carico e scarico del carbone, una gru e una nave di 220 metri.
In contemporanea a questa azione un altro gruppo ha dato vita ad una manifestazione di sostegno presso l’ingresso principale del porto, mentre altri due gruppi effettuavano visite a sopresa alla centrale a carbone di Geertruidenberg (Sud dell’Olanda), e presso la centrale elettrica nel Eemshaven (nell’Olanda del nord-est).
Le azioni in concomitanza hanno condotto all’arresto di 25 persone, che la sera sono state rilasciate riuscendo a mantenere l’anonimato, ed evitando così ogni conseguenza legale.

Siamo qui per ricordare ai baroni del carbone che tutte le centrali elettriche a carbone e i porti impiegati a tale scopo dovranno chiudere entro il 2020, e che, se necessario, siamo pronti a mettere i nostri corpi davanti alle macchine di distruzione pur di far rispettare tale scadenza. (Un attivista)

Fonte: Earth First