Ostacolare la Tirreno-Brennero: No Ti-Bre

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dall’Assemblea contro la Tirreno-Brennero, che rilancia una nuova giornata di mobilitazione contro questa “grande opera” il prossimo 18 dicembre.

 

In data 21 novembre il ministro alle Infrastrutture Delrio ha partecipato ad un incontro pubblico in provincia di Parma, in cui ha parlato anche della Tirenno-Brennero. Dicendo mezze verita e bugie complete, il ministro senza timore dice tutto e il contrario di tutto; per esempio dichiarando soddisfazione sul fatto che l’opera sia stata “sbloccata” e quindi siano partiti i lavori del primo lotto (di soli 10km).
Delrio è soddisfatto, sebbene si dichiari contrario alle autostrade e a favore delle ferrovie (soprattutto se TAV, ovviamente), perché – ci dice- tutti i paesi limitrofi (Austria compresa) trasportano o trasporteranno a breve tutte le merci tramite ferrovia! Quindi ancor meno avrebbe senso voler portare merci al Brennero su camion. Si lancia in una critica forte dei project financing, dichiarando però che i progetti di grandi opere in Italia sono tanti e pochi sono stati realizzati o sono in fase di realizzazione perché “non ci sono abbastanza risorse”.
La Brebemi o la nuova tangenziale di Milano sono esempi di opere realizzate in project financing che non hanno funzionato (perché erano del tutto inutili, come la Ti-Bre) e il bilancio della Brebemi, a due anni dalla realizzazione è in rosso, visto che nessuno la usa (essendo inutile e costosa) quindi sono stati stanziati soldi pubblici per sanare il bilancio dell’autostrada (e il cda di Brebemi s.p.a. si è raddoppiato i già lauti stipendi!).
Delrio ha dichiarato che lui non avrebbe costruito la Brebemi, ma visto che era già realizzata per il 90% non ha voluto impedirne il completamento per buon senso. Eppure la Ti-Bre 1°lotto, che ancora era solo un progetto sulla carta e si annunciava tanto inutile quanto la Brebemi, è stata da lui approvata.
Ma ciò che di più significativo ci ha detto Delrio è che le grandi opere sono tante e poche le risorse, quindi verranno realizzate solo quelle che sono in grado di autosostenersi (tramite i pedaggi ad esempio), dunque quelle più utili e convenienti in termini del rapporto costo-benefici. Lasciando intendere in modo palese (anche se nascondendosi dietro un “si vedrà”) che la Tirreno-Brennero non verrà mai completata. Di oltre 70 km verranno realizzati soltanto i primi 10 km. Se l’intera opera sarebbe inutile e insostenibile, immaginatevi quanto sarà utile un moncone di autostrada di 10km con un unico casello nel mezzo della campagna parmigiana…
A fronte di tutto ciò, considerando l’inutilità del 1° lotto della Tirenno-Brennero (ma che sarebbe più corretto chiamare la Pontetaro-Trecasali), e l’irrimediabile danno ambientale, paesaggistico, economico che andrebbe a comportare, siamo intenzionati a ostacolar la realizzazione della Ti-Bre, così come delle varie opere “compensative” che sono ancora altre strade, se possibile ancora più inutili della Ti-Bre, come ad esempio la tangenziale di Viarolo.
Nonostante Autocisa abbia dichiarato che il progetto non può essere cambiato, perché altrimenti si dovrebbe ripercorrere l’iter approvativo, di fatto il progetto è stato già cambiato, perché se ad esempio l’autostrada si scontra con un gasdotto dell’esercito, ecco che l’autostrada viene accorciata per evitare l’inghippo. Il comune di Sissa-Trecasali non ha mai messo in atto una vera opposizione alla Tirenno-Brennero, né dato un appoggio concreto e reale alle persone interessate dal progetto (in qualità di proprietari dei terreni o di semplici cittadini). Questo perché a parole testuali del sindaco “non possiamo farci niente” e Autocisa non ha nessun timore di lui, sindaco della piccola Trecasali. Ciò di cui invece ha timore, e lo ha dimostrato in più occasioni, è di un’opposizione popolare all’opera. Che è precisamente ciò che siamo intenzionate a mettere ora in atto, perché riteniamo doveroso supportare quelle poche persone che si sono fermamente opposte a firmare un accordo bonario con Autocisa per cedere i terreni; perché riteniamo un abuso autoritario la volontà politica e economica di voler costruire “sulla testa delle persone” un’autostrada inutile, che attraversa fiumi, terreni agricole e aree protette, solo per giochi di potere e di dominio economico tra Autocisa s.p.a., Pizzarotti s.p.a., e lo Stato italiano.
Perciò riteniamo giusto e doveroso contrastarne la realizzazione. Invitiamo a partecipare Sabato 17 sotto i portici dell’Ospedale Vecchio di Parma, monumento storico oggetto qualche anno fa di una tentata speculazione edilizia che ha del vergognoso, sempre ad opera della Pizzarotti s.p.a., per dire “No” a ogni speculazione, per dire a tutta la città di Parma che a pochi chilometri di distanza si vuol costruire un’inutile autostrada che se non la blocchiamo tutte insieme resterà per sempre.
Invitiamo tutte le persone interessate dall’opera direttamente o indirettamente, tutte le persone che come noi ritengono giusto e doveroso fermare la devastazione della natura per profitto economico, a prendere parte domenica 18 a una giornata di lotta contro la Tirenno-Brennero presidiando la zona interessata dalla costruzione dell’opera. Ritrovo a mezzogiorno nella piazza antistante la chiesa di Viarolo, per un pranzo “bellavita” (ovvero “porta ciò che vuoi condividere con le altre persone”).
Chiediamo a tutte le attiviste e tutti gli attivisti ambientalisti e contro le grandi opere, TAV Val Susa, TAV Terzo Valico, TAV Trentino, TAV Brescia: di supportare la nostra lotta con la partecipazione diretta o indiretta secondo le possibilità; di solidarizzare con una lotta portata avanti fin ora da poche persone locali, tra la rassegnazione, l’indifferenza e la disinformazione generale. No Tibre! No devastazioni!volantino no tibre 29 luglio