A qualche settimana dalla rinuncia del governo francese al progetto di un mega aereo-porto a Notre-Dame-des-Landes (NDDL), grazie ad una grande opposizione sociale e alla resistenza di una delle storiche ZAD, la repressione si abbatte su Bure e sull’occupazione antinucleare eretta nell’estate del 2016 a difesa del bosco di Lejuc.
Alle 6.15 di questa mattina (22/02), circa 500 agenti di polizia hanno fatto irruzione nella ZAD andando a caccia dei/delle 15/20 difensori della foresta accampati sugli alberi dalla fine del 2017. Resistenza incrementata a seguito della decisione della corte di Bar le Duc che nell’aprile dello stesso anno, capovolgendo l’esito di un’altra sentenza, ha dato il via libera all’abbattimento di numerosi alberi e emesso un’ordinanza di sfratto immediato degli/delle occupanti.
La ZAD di Bure è l’espressione di resistenza attiva dal basso contro il progetto Cigeo (affiliata della multinazionale Andra) che prevede la realizzazione di una discarica sotterranea di scorie nucleari ad alto rischio, situata nel cuore del bosco di Lejuc.
Un progetto che prevede la sepoltura di circa 85.000 metri cubi di rifiuti nucleari, il cui stoccaggio è previsto tra il 2026 e il 2027.
Vedo i gendarmi che si equipaggiano con le corde, penso che non potrò rimanere ancora a lungo
L’ultima comunicazione pervenuta da uno dei “gufi”, così si definiscono tra di loro gli/le attivist* accampati sugli alberi, ad operazioni di sgombero già in corso.
Solidali e attivist* hanno lanciato un’appello per una convergenza, alle 18 di oggi, davanti alle prefetture francesi in ogni città possibile.
Riportiamo di seguito l’elenco dei presidi già in programma e i contatti per ottenere direttamente maggiori informazioni.
18 ore davanti alla prefettura di Blois (41)
18 ore davanti alla prefettura di Nantes (44)
18 ore davanti alla sotto-prefettura di Saint-Nazaire (44)
18 ore davanti alla prefettura di Nancy (54)
18 ore davanti alla prefettura di Bar-le-Duc (55)
Info: 07 53 54 07 31 – [email protected] – [email protected]
PP