Dalla Colombia ad Hambach: il carbone insanguinato di RWE

Gli squadroni della morte (gruppi paramilitari molto spesso composti da ex membri delle forze armate) sono uno degli strumenti maggiormente utilizzati dalle multinazionali, sopratutto in Sud America, per garantirsi il controllo (attraverso regimi repressivi, omicidi, spostamento forzato di civili, sequestri, stupri, torture e reclutamento illecito di persone) delle terre colonizzate e quindi dei propri interessi economici.
La Colombia è storicamente uno dei paesi maggiormente soggetti a queste pratiche repressive, instaurate negli anni de l’avvicendarsi di numerose multinazionali che trovano complicità nel corrotto e corruttibile governo locale.
Una delle pioniere di tali pratiche è sicuramente la Coca Cola Company che nel 2002 contribuì all’assassinio di alcuni ex dipendenti tra i 1.800 lavoratori iscritti a sindacati uccisi in quegli anni per sedare scioperi e proteste.
Dole, Chiquita e Del Monte (tramite terzi) ricorrono abitualmente all’utilizzo di squadroni della morte, come la multinazionale italo/spagnola Poligrow in relazione al controllo delle monocolture di palme da olio, un business a cui si affianca l’azienda colombiana
Daabon che rifornisce di olio di palma (proveniente da terre espropriate nel 2010 a 123 famiglie) marchi del “biologico” come Rapunzel e Allos.
A questa élite si va ad aggiungere la multinazionale energetica tedesca RWE, responsabile della colonizzazione della foresta di Hambach per l’estrazione di lignite (carbone povero), in questi ultimi anni convertita nella più grande miniera a cielo aperto d’Europa.blob
Carbone che RWE non si limita ad estrarre solo da Hambach, contribuendo alla deforestazione di una delle ultime foreste vergini d’Europa, ma che importa anche dalla Colombia, alimentando direttamente un regime oppressivo instaurato ormai da oltre 20 anni.
Negli ultimi 30 anni la Colombia è diventata il 4° esportatore di carbone a livello mondiale, quadruplicando la propria produzione tra il 1990 e il 2014, mentre però il suo consumo interno è diminuito.
Il carbone importato da RWE viene estratto da Drummond e Prodecco, multinazionali che per il controllo delle proprie miniere site al confine tra Colombia e Venezuela si servono del gruppo AUC (Autodefensas Unidas de Colombia): organizzazione paramilitare privata di destra colpevole, ad oggi, dell’uccisione di 3.000 persone e alla scomparsa di altre 240 tra chi si oppone e resiste alle pratiche di land-grabbing e regimi oppressivi.

Il tutto edulcorato dall’ennesima strategia di greenwashing dispensata in questo caso da RWE che, attraverso la campagna Better Coal, cerca di mascherare i fatti citati tutelando interessi economici frutto di una devastazione ambientale che è il sunto di una schiavitù a cui tutt* siamo soggetti.

Earth Liberation is Total Liberation!

Non è solo uno slogan accattivante, ma l’essenza di una lotta per la liberazione totale che non può essere auspicabile né realistica se la stessa non passa attraverso la restituzione alla Terra di ciò che il sistema capitalista gli ha strappato negli anni, privando ogni vivente di una libertà effettiva, nel nome del finto progresso e di una presunta supremazia dettata dalla cultura antropocentrica e dal dio denaro.

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Fonti: Facing-Finance – Hambach Forest – Squadroni della morte e multinazionali