Hambach: una resistenza nero-verde

Domenica 18 marzo, per la quarta volta da quando nel 2012 gli/le attivisti hanno dato vita a blocchi e occupazioni sugli alberi per sabotare le operazioni di deforestazione condotte da RWE Power, circa 600 persone sono tornate a tracciare la Red Line: una linea rossa che delimita la foresta di Hambach dalle terre che in questi anni sono state convertite nella miniera di carbone a cielo aperto più grande d’Europa.Red Line Action A4
Un corteo che ha attraversato la A4, una vecchia autostrada ora utilizzata dai camion che trasportano la lignite estratta dalla miniera, per tracciare ancora una volta quella linea invalicabile che la multinazionale energetica tedesca non deve poter attraversare, delimitando quella parte di foresta che ancora resiste.
Una resistenza che in questi anni è stata possibile grazie ai villaggi eretti dalle persone che, nel corso della stagione di taglio, vivono nelle installazioni costruite sugli alberi per impedire l’avanzamento delle ruspe e l’allargamento della miniera.
Tre di questi villaggi, mercoledì 21 marzo, sono stati circondati nel corso di un’operazione di polizia che ha visto il dispiegamento di 150 gendarmi mandati a smantellare le occupazioni sugli alberi, Jesus Point è stato sgomberato, ma grazie all’intervento immediato di numeros* resistenti gli accampamenti di Gallien e Oacktown sono ancora in piedi.
Le installazioni sugli alberi, simboli della resistenza per difendere la foresta di Hambach, oltre ad intralciare la pratica della caccia (molte torrette d’avvistamento sono state sabotate in questi anni), rappresentano anche l’ultimo baluardo contro la distruzione delle tane degli animali che ancora popolano la zona.
Come il raro pipistrello di Bechstein, le cui caverne ricavate negli alberi sono state incollate da RWE per impedirne il ritorno.
La resistenza per difendere la foresta di Hambach è anticapitalista, antiantropocentrica, è antispecista! fox
Un aspetto che viene dato per scontato, perché se di liberazione della Terra (e quindi totale) si parla, questa non può prescindere da quella di ogni vivente.

TA

Fonti: ksta HambachForest