La Mafía De Los Agrotoxicos

Un’arma di distruzione di massa a tutti gli effetti, la cui pericolosità va ben oltre l’esposizione diretta.
Principio attivo dell’erbicida Roundup prodotto da Monsanto, multinazionale specializzata nella realizzazione di armi di distruzione di  massa (vedi agente arancio e DDT), il glifosato è tra le sostanze agro-tossiche che più di ogni altra ha avvelenato le terre in Argentina.
Non più esclusiva prerogativa delle monocolture geneticamente modificate, il glifosato viene ormai abitualmente impiegato nel trattamento di giardini e aiuole in tutto il mondo, rappresentando una minaccia per chi direttamente o indirettamente vi entra in contatto
e per chi ne attesta la pericolosità.
Come nel caso di Jorge Rubattino, medico argentino che lo scorso 16 marzo è stato vittima di un attentato a seguito della sua testimonianza nell’ambito di un procedimento penale contro una compagnia dell’agro-tossico (Celestino Spahn SA) rea di aver provocato l’avvelenamento di un’intera famiglia.
Rubattino in precedenza aveva diagnosticato un avvelenamento da glifosato ai danni della famiglia di Tala (località argentina della provincia di Entre Rios), i cui membri nel novembre 2017 erano stati ricoverati in ospedale lamentando problemi respiratori, disturbi del linguaggio e della vista.
La famiglia in questione abitava a 700 metri dai campi occupati dalla compagnia Celestino Spahn SA (con sede in provincia di Santa Fe), che avrebbe spruzzato nell’area (senza preavviso, in mancanza di vento e della presenza di un tecnico specializzato) una miscela di prodotti chimici vietati e potenzialmente cancerogeni quali il glifosato e il diserbante acido 2,4D, principio attivo del più noto Agente Arancio.entre-rios-familia-fumigada
Le fumigazioni con i veleni dell’agrobusiness sono molto comuni ad Entre Ríos, una delle provincie più contaminate e maggiormente colonizzate dalle multinazionali dell’agro-tossico, ma l’impiego di un’arma chimica quale l’Agente Arancio è un chiaro segnale di come le multinazionali del settore possano agire indisturbate.
L’agguato combinato ai danni del dottor Rubattino, raggiunto da colpi d’arma da fuoco che gli hanno causato delle ferite alla testa, riporta all’attenzione un già presente e diffuso clima intimidatorio che storicamente colpisce chi si oppone all’operato delle multinazionali in questione con la sempre presente complicità dei governi.
Una mafia dell’agro-tossico rafforzata dalle fusioni che dal 2015 vedono coinvolte le principali lobby del settore: DuPont-Dow Chemical, Syngenta-ChemChina, Bayer-Monsanto che assieme a Cargill e Basf si spartiscono il controllo del mercato e, quindi, delle terre.

Fonti: noticiauno el siglo