14/5/18 – La ZAD è di tutt* non dello stato

Sotto assedio militare dal 9 aprile scorso, la ZAD di Nostre Dame des Landes continua a resistere alle varie forme di repressione messe in pratica dalle autorità francesi: dal massiccio dispiegamento di armamenti, all’infiltrazione di agenti in borghese tra i/le resistenti, sino al taglio delle linee di approvvigionamento idriche ed elettriche.
Dove non hanno avuto successo cingolati, blindati, elicotteri e granate ora tenta lo stato, tramite subdole pratiche di corteggiamento volte a destabilizzare la resistenza interna alla ZAD.
Un’opera di stigmatizzazione della resistenza vista sino a questo momento che punta a criminalizzare una parte dei/delle zadistes al fine di generare classifiche che dividano tra “buoni” e “cattivi”, nella più classica delle strategie attuate dagli organi di potere che tentano di mettere gli/le un* contro gli/le altr* laddove temono di perdere il dominio sulle masse.
Il 14 maggio prossimo scade il termine imposto dallo stato francese entro il quale i/le zadistes ritenuti “illegali” dovranno lasciare la ZAD se non intenzionat* a “regolarizzare” la loro permanenza, ma questo fa emergere diverse questioni e quesiti espressi da una parte dei/delle resistenti:

…cos’è un “occupante illegale”? Quali sono questi posti? Dovre dovrebbero andare le persone ritenut* tali? La ZAD diventerebbe un territorio di accesso controllato? Chi avrà accesso? Chi darà i permessi? Su quali basi? In quali limiti geografici? Cosa implica questo come misura di controllo sociale? Cosa succederà alle persone ritenute “illegali”?

Lo stato francese non è interessato a promuovere opere di valorizzazione dell’area in cui doveva sorgere il mega aereo-porto, se così fosse accetterebbe quelle autonome già presenti.
L’opera di corteggiamento è volta piuttosto ad aggirare una parte dei/delle occupanti, convincendoli che firmando accordi con le istituzioni, cessando blocchi e barricate, accettando gli ordini della polizia “zadionale” e dei suoi “zadiocrati”, lo stato li lascerà in pace, questo al solo ed unico scopo di cancellare ciò che la ZAD rappresenta: un luogo libero da ogni forma di gerarchia e struttura verticistica, auto-determinato e auto-organizzato, mantenuto grazie alla solidarietà tra i/le resistenti e che rifiuta la sua gentrificazione.
Un precedente scomodo ai “poteri forti”, da cui potrebbero prenderne vita altri, delegittimando e sovvertendo il ruolo di stato e capitale.

Invitiamo tutti gli anti-autoritari, i ribelli, gli insorti, gli autonomi, le minoranze, i marginali, i casi sociali, i perdenti a raggiungere la ZAD di Notre Dame des Landes il 12 e il 13 maggio 2018 (se volete venire prima siete i/le benvenut*) per organizzare orizzontalmente le risposte più imprevedibili agli attacchi autoritari, statali e capitalisti.
PS: comportamenti sessisti, comportamenti omofobi e in generale tutte le espressioni oppressive non hanno nulla da fare da questa parte della barricata; sono gli strumenti delle nostre oppressioni!

VM

Fonti: ZADResist Mars-Infos