I mostri di CIGEO: appello dalla ZAD di Bure

Bure, villaggio di 86 abitanti a 250 km da Parigi, dipartimento della Mosa alle porte del bosco di Lejuc dove lo stato francese ha in progetto di realizzare da qua ai prossimi 20 anni, una discarica sotterranea di rifiuti nucleari denominata CIGEO.
Il progetto prevede di seppellire, a 500 metri sotto terra nel cuore del bosco, i residui radioattivi di lunga durata e ad alto rischio generati da tutti gli impianti nucleari attuali, sigillando poi l’impianto di smaltimento a 100 anni dall’inizio del suo funzionamento.
CIGEO, acronimo per Centre Industriel de Stockage Géologique (centro industriale per lo stoccaggio geologico), è un progetto condotto da ANDRA: l’agenzia nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi prodotti in Francia.
La realizzazione di tale impianto, oltre a rappresentare un’ulteriore espressione del sistema di dominio capitalista tra land-grabbing, sfruttamento delle risorse della Terra e persecuzione di ogni vivente, al pieno del suo funzionamento può dare origine ad incendi incontrollabili, radioattività dei gas rilasciati dalle prese d’aria del cimitero nucleare, perdite di rifiuti, inquinamento di falde acquifere, come già evidenziato nelle relazioni pubblicate da due istituti per il controllo nucleare: IRSN E ASN.
Nel gennaio 2015, i lavori di rilevamento sull’area (di cui Andra ha già acquistato 3000 ettari) e d’installazione delle prime strutture hanno avuto una sensibile accelerata, compresa la riattivazione di una vecchia linea ferroviaria che l’agenzia nazionale vorrebbe utilizzare per il passaggio di due convogli a settimana carichi di scorie nucleari.
Nella primavera del 2016, a seguito di una mobilitazione che ha mosso i suoi passi già dai primi anni del 2000, la resistenza di chi si oppone a questo progetto si è fatta più intensa conducendo ad una occupazione del bosco di Lejuc che ha permesso la nascita di un’altra ZAD (Zone a Defendre), dopo quelle di Notre Dame des Landes e di Hambach.
Da allora la repressione dello stato francese su chi presidia e difende la zona si è fatta sempre più violenta, come dell’agosto 2017 quando nel corso di una manifestazione alle porte del bosco di Lejuc un’attivista (Robin) perse un piede a causa dello scoppio di una granata GLI-F4: le stesse armi utilizzate dalla gendarmerie per reprimere la resistenza alla ZAD di Notre Dame des Landes.grenade-lacrymogene-gli-f4-arme-armement_6062314
Anche se Andra è proprietaria del progetto, la realizzazione di CIGEO dipende da centinaia di altre aziende, tra cui INGEROP: società d’ingegneria francese dietro a diverse “grandi opere” tra cui parte del tunnel della linea ferroviaria Torino-Lione (la tav).
A tale proposito è stato lanciata una mobilitazione, denominata Les Monstres de Cigeo, per l’organizzazione di azioni spontanee e auto-determinate contro le società interessate nel progetto in questione, iniziando dalla INGEROP.
Info, aggiornamenti e modalità sono disponibili sul blog della mobilitazione.