Codice a barre sulla foresta di Hambach

La Terra come un supermercato, foreste e distese d’acqua reparti da cui le varie multinazionali si servono a seconda del settore di competenza.
La visione, in sintesi, che il sistema capitalista ha delle risorse della Terra, declassate a strumenti di guadagno a favore chi per primo le monopolizza.
In questa prospettiva consumista la foresta di Hambach è stata collocata da anni nel reparto del carbone, non la sola e non l’unico settore a tema, ma senza dubbio tra le più ambite.
Da quando RWE sul finire degli anni ’70 ha messo le mani sulla foresta di Hambach, avviando un crescente processo di accaparramento delle terre per l’estrazione di lignite (carbone povero), gli espropri di abitazioni e villaggi sono divenuti pratica consueta.
La multinazionale energetica oltre a beneficiare della stagione di taglio, concessione rilasciata dalle istituzioni tedesche che prevede la deforestazione legalizzata della foresta da ottobre a febbraio di ogni anno, sta tentando l’acquisto di quei lotti di terra che le permetterebbero di diventarne proprietaria, aree ad ogni modo soggette ad esproprio forzato.
Gli 800 metri quadrati delle terre attualmente abitate da Kurt Classen ostacolano al momento i sogni di conquista di RWE.
Residente ad Arnsberg (cittadina della Renania settentrionale), alla domanda di cessione della terra a beneficio della multinazionale Kurt ha risposto con una richiesta d’indennizzo pari a 80 miliardi di euro nel tentativo, quanto meno, di rallentare le operazioni di espansione della miniera.
All’appezzamento di terra in questione però, valutato esclusivamente in relazione alla sua resa in termini agricoli, è stato assegnato un valore di 12.500 euro, guarda caso l’ammontare esatto che RWE aveva già offerto in passato a Kurt.
Ma il destino del lotto di terra, che l’accordo tra le parti sia o meno raggiunto, pare già segnato, perché se Kurt continuerà ad opporre resistenza alla cessione si procederà con un esproprio forzato.
Nel panorama di legalità costruito attorno a RWE dalle istituzioni e dal sistema stesso che gli permette di disporre della foresta di Hambach come meglio crede, processi di questo tipo andrebbero a rafforzare l’intoccabilità della multinazionale a totale vantaggio di quel fenomeno che vede criminalizzare e reprimere chi invece resiste e lotta per la liberazione della Terra.

VM

Fonte