Forse gli manca l’antivirus: AVI (Ass. Vegani Italiani)

Un recente episodio ci ha definitivamente convint* alla pubblicazione di un breve comunicato sulle ragioni per le quali non prendiamo più parte a determinati festival, quasi tutti a dire il vero, non perché sentiamo di doverci giustificare, ma nel rispetto di quelle persone che hanno sempre apprezzato e seguito gli interventi e le cause proposte.
Qualche giorno fa riceviamo una mail da parte dell’Associazione Vegani Italiani che ci invita a partecipare al Vegan Life Festival per parlare della questione olio di palma/olio di cocco.
Oltre a ricordare una collaborazione da parte della suddetta associazione con i vari canali VeganOk, come sempre diamo una rapida occhiata al programma del festival, alla presenza e alle collaborazioni con altri gruppi tra cui figurano Meta, Iene Vegane e Fronte Animalista.
Ci è stato segnalato che l’AVI ha riportato sulla propria pagina fb la nostra risposta alla loro mail con la quale, ovviamente, abbiamo declinato l’invito a tale festival per ancor più ovvie ragioni.
Nel riportare il testo delle mail AVI però non cita i/le dirett* interessat*, ovvero Earth Riot che, oltre a non essere un’associazione ma una realtà Antispecista, è ben lieta di rivendicare i contenuti espressi, evidentemente sempre troppo poco sottolineati e dispersi nell’oceano di confusione, qualunquismo che caratterizza l’ambiente animalista auto tutelato dall’immancabile motto: “per gli animali va bene tutto”.

Earth Riot:
Buonasera, premettiamo intanto che non siamo un’associazione, ma una realtà antispecista e, in quanto tale, antifascista e contro ogni espressione di dominio e prevaricazione.
Tra le collaborazioni al vostro festival e partecipazioni varie abbiamo notato la presenza delle Iene vegane e del Fronte Animalista (giusto per fare due nomi), associazioni di provenienza fascista o comunque destroide.
La promozione del veganismo fine a se stesso non conduce alla liberazione del vivente, ma al diffondersi di una deriva ormai riconducibile ad una moda o poco più, offrendo tra l’altro spazio ad infiltrazioni fasciste.
Earth Riot è stata la prima realtà in italia ad affrontare il tema dell’olio di palma (intesa come lotta anticapitalista contro il deliberato saccheggio della Terra), e offrendo sempre un taglio che non tralasciasse alcuna vittima dello sfruttamento causato da monocolture intensive ecc.
L’antispecismo è una lotta politica (non partitica, ma politica), per queste ragioni dobbiamo declinare l’invito, non perché non ci stia a cuore l’argomento che, appunto, abbiamo iniziato a trattare con non poche difficoltà quando ancora non lo faceva nessuno, ma perché come per lo specismo, rifiutiamo ogni forma di fascismo, razzismo, sessismo e discriminatoria di qualsiasi natura e, quindi, non partecipiamo ad iniziative che prevedono la collaborazione e la presenza di gruppi o associazioni animaliste che però calpestano tutto il resto.
A tale proposito vi alleghiamo un volantino redatto dalla piattaforma Contagio Antispecista che spiega nel dettaglio quanto accennato.Le_destre_eco-animaliste

 

AVI (Associazione Vegani Italiani):
Buonasera, vi ringrazio per la risposta ma sono molto dispiaciuta in quanto noi, come associazione e per principio, non chiudiamo le porte a nessuno, nè di destra, nè di centro, nè di sinistra, guardiamo alle persone e a ciò che fanno per gli animali.
Nessuno di noi è razzista, sessista o quant’altro, nessuna delle persone dei vari gruppi con cui collaboriamo (praticamente tutti) ha mai dimostrato in nostra presenza atteggiamenti razzisti o specisti, vi assicuro. Sarebbero immediatamente respinti.
Secondo me è proprio questo che rovina l’ambiente animalista/vegano, i preconcetti.
Peccato, la nostra offerta comunque, casomai cambiaste idea, è sempre valida.

Condividiamo con voi anche la risposta alla loro ultima mail che non abbiamo avuto il tempo di far pervenire direttamente all’associazione in questione.

Non è una questione di preconcetti, ma di coerenza, dipende per che cosa si lotta.
Lottare per i diritti animali, magari anche attraverso la delega a partiti o istituzioni varie, senza comprendere che l’uman* è ess* stess* un animale significa non aver compreso cosa il veganismo e, di conseguenza, l’antispecismo rappresentano e si prefiggono: la liberazione di tutt*!
Ma questo è dovuto dalle derive salutiste e modaiole da reparto vegan al supermercato che il veganismo ha subito in italia, aspetto sconosciuto all’estero dove l’antifascismo rappresenta un fattore intrinseco alla lotta di liberazione animale, o non si potrebbe definire tale.
Più che girarvi un documento nel quale si riassume nel dettaglio la natura dei gruppi da voi ospitati non sappiamo che fare, ci spiace che non vediate l’enorme incoerenza alla base che, tra l’altro, ostacola e rallenta il processo di liberazione del vivente e della Terra.

La mercificazione dell’Antispecismo, le derive qualunquiste e le infiltrazioni fasciste sono provocate anche dalla conversione di festival in sagre alimentari, dove l’aspetto politico della lotta è stato sostituito da ricette, consigli dietetici e l’immancabile presenza di associazioni welfariste e gruppi animalisti filo destroidi che delegano la liberazione animale (di tutt* gli animali) ai palazzi del potere.

RS