ZAD – “Non vogliono lasciarci vivere, non li lasceremo dormire”

Riportiamo di seguito il comunicato di Radish Avengers in merito all’incursione della gendarmerie nella ZAD di Notre Dame des Landes del 10 agosto scorso.zad 10 agu

Distruzione/espulsione: strada bloccata
Venerdì mattina, una manciata di poliziotti e militari hanno distrutto i capanni ricostruiti nella zona liberata (chiamata anche zona non motorizzata) a est nella ZAD.
Suddivise su piccole zone, le strutture di «Eugette», «la torre di A.» e i materiali stoccati in attesa di una nuova vita sono stati distrutti dai colpi delle forze militari.
Azione repressiva che non ha tenuto conto della nostra rabbia, quella di determinati squatter, disseminati ai quattro angoli della ZAD.

Dopo diversi mesi di costante sorveglianza, con la presenza della polizia che fotografava nascosta in veicoli anonimi.
Dopo aver sofferto sulla ZAD le prime pressioni delle milizie della FNSEA (il più grande sindacato agricolo industriale vicino all’estrema destra). Dopo i molti feriti e arrestati.
Dopo aver coniato la distruzione di case e giardini nel corso delle due fasi di espulsione.
Dopo essersi fidati del processo di negoziazione al fine di provocare incidenti sulle strade della ZAD e non esserci riusciti… queste nuove distruzioni hanno acceso una scintilla!
Appena il giorno è tramontato, la parola che si diffondeva era la stessa: ad ogni distruzione ci sarà una reazione!
I resti che costituivano le costruzioni di «Eugette» e «la torre di A.» hanno così alimentato un falò che ha illuminato la RD281, assicurata con stendardi per l’occasione, i primi tizzoni esplosero come per tatuare nel bitume il seguente messaggio: distruggi le nostre case, distruggeremo le tue illusioni di pace e i tuoi viali di repressione.
Per tanto pretendiamo:
Installazioni gratuite sulla ZAD NDDL, in particolare nell’area liberata (chiamata “zona non motorizzata).
Il congelamento dei negoziati affinché la ZAD venga riconoscuta come spazio autonomo e autogestito.
La fine delle ronde e i controlli della polizia.
Con o senza un tetto sulle nostre teste, con o senza progetti “legittimati”, combattiamo e continueremo a combattere contro chi vuole controllare le nostre vite.

Chiamiamo tutti coloro che possono unirsi e rioccupare il bosco in modo che la ZAD rimanga un’area di lotta e di organizzazione al di fuori della norma.

Radish Avengers

Fonte