Libertà per il lonko Facundo – Aggiornamenti da Valdivia

Aggiornamenti dal tribunale di Valdivia (Chile) – grazie alla presenza di un* portavoce della Rete Internazionalista in solidarietà prigionierx politicx Mapuche e Non Mapuche – dove lo scorso 4 dicembre si è aperto il processo a Facundo Jones Huala, lonko della comunità Mapuche en Resistencia de Cushamen (Argentina), estradato in Chile nell’agosto di quest’anno, a giudizio in relazione ad un’azione risalente al 2013 nel fondo Pisú Pisué. facundo processo 2
Un’azione che riconduce alla resistenza Mapuche williche in difesa del Rio Pilmaiken (comune di Rio Bueno) minacciato dal progetto idroelettrico Central Hidroeléctrica Osorno, che prevede l’inondazione del Ngen Mapu Kintuante: complesso cerimoniale delle comunità locali.
All’interno di un’aula molto piccola, forse per limitare la presenza di Mapuche e solidal* radunatisi in molt* all’esterno del tribunale, al di la di un vetro che lo vede separato dai/dalle presenti, Facundo appare sempre sorridente e sereno.

Santiago Maldonado sempre presente! Il fratello di Facundo espone una foto del solidale non Mapuche assassinato dalla gendarmeria argentina nell'estate del 2017 con la complicità dalla multinazionale italiana Benetton

Santiago Maldonado sempre presente!
Il fratello di Facundo espone una foto del solidale non Mapuche assassinato dalla gendarmeria argentina nell’estate del 2017 con la complicità dalla multinazionale italiana Benetton

Martedì 4 dicembre vengono ascoltate le “vittime” presenti nella fattoria Pisú Pisué al momento dell’incendio (appiccato, come da tradizione Mapuche, avvertendo preventivamente i/le presenti di abbandonare lo stabile): la coppia con le due figlie, il cognato e i 4 nipoti.
Da sottolineare come i/le testimoni abbiano fornito una versione differente rispetto a quella data in occasione del processo tenutosi nel 2016, ma che di fatto non fa emergere nulla di pregiudizievole nei confronti del lonko Facundo: rimane un’azione per la liberazione della Terra, condotta da tre persone che avvisano i/le presenti di uscire dalla casa in questione.
Giovedí 5 è il turno delle testimonianze di carabineros e vigili del fuoco intervenuti e, fino a venerdì 7 si svolge la presentazione delle perizie su indumenti (giubbini, cappucci e alcune armi di fabbricazione artigianale e arma corta con cartucce a salve) rinvenute nell’abitazione della Machi Millaray Huichalaf Pradines, tre settimane dopo l’incendio.
Quest’ultimo aspetto è il punto debole dell’intero processo, in quanto non esistono prove che gli indumenti sequestrati appartengano a Facundo, sequestrati in una casa molto distante dal luogo dell’azione, oltre all’incapacità di ogni testimone ascoltato di riconoscere il lonko.
La ripresa del processo è fissata per lunedì e dovrebbe concludersi martedì 11 dicembre con la lettura della sentenza.

La Resistenza non è terrorismo, complici e solidali con la lotta Mapuche!

MARRICHIWEU!!!! (10 volte Resistenza)