Da Camilo a Facundo: storie di quotidiana repressione

Un messaggio intimidatorio all’interno di un quotidiano clima repressivo che in Chile, come in Argentina, si traduce nella sistematica persecuzione delle comunità Mapuche, al fine di sgonfiarne la resistenza.
Venerdì 14 dicembre, mentre nei comuni di Ercilla, Temuco e Santiago del Chile erano già in corso proteste a un mese esatto dall’assassinio del leader Mapuche Camilo Catrillanca per mano del Comando Jungla, Facundo Jones Huala è stato condannato a 15 anni di carcere (12 per l’accusa di incendio, più 3 a seguito della detenzione di armi da fuoco) senza prove evidenti e testimoni che abbiano saputo confermarne la presenza sul luogo dell’accaduto.
Immediata la risposta da parte delle circa 150 persone, tra Mapuche e solidali nonmapuche, in attesa fuori dal tribunale di Valdivia che alla notizia del verdetto hanno divelto e abbattuto alcune vetrate del palazzo. (videotribunale valdivia
Lonko della comunità Mapuche en Resistencia de Cushamen (comune di Chubut – Argentina), parte di quelle terre colonizzate dalla multinazionale italiana Benetton e teatro dell’uccisione del solidale nonmapuche Santiago Maldonado, arrestato nel giugno 2017 ed estradato in Chile nell’estate del 2018, Facundo è stato processato per un’azione risalente al 2013 in difesa del Rio Pilmaiken (comune di Rio Bueno), minacciato dal progetto idroelettrico Central Hidroeléctrica Osorno che prevede l’inondazione del Ngen Mapu Kintuante: complesso cerimoniale delle comunità locali.
La sentenza, che verrà letta vedìnerdì 21 dicembre probabilmente a porte chiuse a seguito dei fatti accaduti fuori dal tribunale al momento del verdetto, rientra in quell’opera di criminalizzazione della Resistenza Mapuche funzionale a legittimare politiche neocolonialiste e repressive condotte dagli stati a totale vantaggio delle multinazionali interessate, come sottolineato dall’avvocato Karina Riquelme a seguito della condanna di Facundo.

Intanto, grazie ad un investimento di circa 600 milioni di peso, lo stato cileno ha provveduto a rafforzare la militarizzazione nella regione de l’Araucania, teatro dell’uccisione di Camilo e storicamente luogo di persecuzione delle comunità Mapuche, sostituendo il Gope (Grupo de Operaciones Policiales Especiales) con le Forze Speciali rifornite di nuove attrezzature per la sorveglianza.

RS

Fonti: La TerceraPrensa Latina