Agripunk: dalle StAlle alle StElle

Dove prima c’era sfruttamento, ora regna la libertà!
Potrebbe sembrare il titolo di una favola, di quelle a lieto fine, perché è così che dovrà essere. Una favola divenuta realtà ambientata nei giorni nostri alla quale tutti possono prendere parte recandosi ad Ambra di Bucine, in provincia di Arezzo, dove potrete trovare Agripunk.

Agripunk è una realtà antispecista che fa della cultura della nonviolenza la base sulla quale ha costruito un santuario per i cosiddetti “animali da reddito” salvati dalla sorte scritta per loro dall’industria della carne e dei derivati.

Il santuario è stato eretto su un terreno dove prima sorgevano quelle espressioni antropocentriche, simbolo del dominio dell’uomo sulle altre specie. In questo caso si trattava di allevamenti di tacchini della ditta Amadori: circa 7 capannoni dove ogni tre mesi venivano uccisi 30.000 animali.
Amadori che in questi giorni è balzato agli onori delle cronache per il crollo del soffitto di uno dei suoi stabilimenti situati a Loreto Aprutino, che ha provocato la morte immediata di 17.000 polli. “Effetti collaterali” della schiavitù alla quale sono condannati gli animali la cui morte fa ingrassare le tasche dell’industria della carne e dei derivati.
I media locali non hanno espresso alcuno scoramento per questa perdita di vite, ma si sono semplicemente preoccupati di specificare che nel crollo nessun dipendente è rimasto ferito, ennesimo esempio di come parte della società selezioni le vite cui attribuire valore.
Tuttavia i dipendenti in questione, oltre al doversi rifiutare di essere portatori di morte, farebbero bene a denunciare Amadori, perché dal crollo è stato rilevato che il soffitto era fatto ancora in eternit, un materiale che risulterebbe essere vietato e che ha già mietuto abbastanza vittime in passato.

Ci è parso doveroso riportarvi questo fatto per sottolineare ancor più l’importanza e la straordinarietà del progetto Agripunk, che ha bisogno del supporto pratico di chiunque sogni una società basata sul rispetto di ogni forma di vita, libera da quelle catene di sfruttamento costruite da chi semina specismo.

Ma ora lasciamo che siano Desirée e David (fondatori di Agripunk) a parlare e a spiegarvi come poterli aiutare in questo progetto di liberazione. Condividiamo il loro recente appello, specificando che al momento il numero delle realtà a supportare economicamente Agripunk è recentemente salito a 9.Agripunk logo dalle stalle alle stelle

IL POST PIU’ IMPORTANTE DELLA NOSTRA VITA – APPELLO PIANO B

***AGGIORNAMENTO del 16 marzo!!!!!!***

SIAMO ARRIVATI AD 8 ASSOCIAZIONI, GRUPPI E PRIVATI CHE VOGLIONO AIUTARCI A REALIZZARE QUESTO SOGNO!! ALTRE 4 PERSONE O ASSOCIAZIONI O GRUPPI E POSSIAMO FARCELA…DAJE!!!

Post del 25 febbraio:

Siamo a metà dell’opera…

6 associazioni si sono impegnate ad aiutarci, 3 inquilini hanno le valigie pronte per trasferirsi qui e c’è fermento scalpitante di nuove attività che aspettano solo di partire.

Abbiamo la possibilità di acquistare (finalmente) tramite affitto a riscatto il podere dove sorge l’ex allevamento di tacchini del quale abbiamo contribuito alla chiusura.

Appunto siamo a metà strada.

Cerchiamo altre 6 realtà che vogliano contribuire.

Volete aiutarci?

Vogliamo unire le forze e dimostrare agli allevatori, all’industria della carne, a chi vive dominando e sfruttando gli esseri liberi che possiamo sconfiggerli?

Se siete un gruppo, associazione, privati, potete contribuire e farci vincere questa battaglia una volta per tutte.

Dobbiamo coprire 2000 euro al mese di affitto, parte dei quali coperti già con gli affitti dei nuovi inquilini quindi ci manca da coprire il restante che è pari a 1200 euro al mese.

Bastano 100 euro al mese per un totale di 1200 euro l’anno per coprire quello che manca per un mese di affitto e contribuire insieme a noi a rendere questo posto un luogo nuovo, distaccato dalla realtà quotidiana del dominio.

Queste 100 euro al mese noi le chiediamo a tutti voi, aiutateci!

Per un gruppo a esempio di 10 persone si tratta di raccogliere 10 euro al mese a testa.

E con queste 10 euro potete salvare 120.000 tacchini all’anno e dare ospitalità ai più deboli del sistema.

Animali e persone, per noi siamo tutti animali e per cambiare il mondo dobbiamo partire dai più deboli, altrimenti non cambierà mai niente.

Tutti gli affitti pagati non saranno fini a loro stessi ma saranno accumulati e conteggiati come acconto per l’acquisto tra 5 anni.

Per allora avremo già versato parte della cifra necessaria all’acquisto facendo abbassare la quota per la richiesta del mutuo.

Inoltre avendo già una “squadra” consolidata di sostenitori (coloro che parteciperanno all’affitto continueranno poi ad aiutarci con la medesima cifra per il mutuo), avendo già inquilini da tempo ed attività nel pieno del loro svolgimento, sarà molto più facile riuscire ad ottenerlo ad una rata più accessibile di quanto sarebbe ora.

Siamo ad un passo dalla vittoria, da un vero cambiamento del quale tutti possiamo e dobbiamo essere parte.

Chi parteciperà alla “cordata” potrà venire qui quando vuole a stare con noi e ad aiutarci, oppure portare da noi gli animali che salverà e che non riescono a trovare casa, organizzare qui eventi, conferenze, riunioni o cene insomma…sarete parte attiva, linfa vitale di Agripunk.

Sono inoltre sempre ben gradite eventuali associazioni/gruppi e privati che vorranno comunque aiutarci con benefit (ai quali saremo ben felici di presenziare) e donazioni per il mantenimento del rifugio e delle spese di ristrutturazione.

Siate anche voi parte della riconversione di questo piccolo, grande pezzo di mondo che da luogo di sofferenza diverrà luogo di libertà.

Ps. ricordiamo anche c’è ancora posto per un paio di inquilini eh…

Per contattarci [email protected] oppure 055996946 per qualsiasi delucidazione

Una cosa molto importante da sottolineare è che non occorre essere grosse associazioni per aiutare Agripunk, ma che anche un gruppo di, ad esempio, dieci persone con dieci euro al mese “adotti” a distanza un rifugio e lo aiuti a decollare, come ci ha spiegato Desirée.

Vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti che verranno pubblicati sul sito di Agripunk di volta in volta e vi segnaliamo anche il blog di sostegno aperto di recente per dare ulteriore visibilità a questa realtà: #SostieniAgripunk.

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