AUTOPRODUZIONE: per non dipendere dalle multinazionali

La presenza di carne di cavallo, al posto di quella di manzo, rinvenuta nei prodotti surgelati di Findus e Ikea, è solo l’ultimo scandalo in ordine cronologico che ha coinvolto diverse grandi multinazionali. L’allarme è partito dalla Gran Bretagna una decina di giorni fa, scatenando l’indignazione generale della popolazione: il cavallo per loro rappresenta un essere vivente da curare e rispettare particolarmente. Sinceramente noi non vediamo la differenza tra mucca, cavallo, maiale, pesce o cane; se si prova rispetto e amore per un animale, questo si dovrebbe allargare indiscriminatamente a tutti gli altri. Quando anche in Francia, Germania e Italia sono stati trovati lotti di prodotti contraffatti, la priorità è diventata quella di capire la provenienza di questa carne di contrabbando e soprattutto se essa presenti pericoli per la salute delle persone. Per limitare i danni, visto che ormai questi prodotti sono in circolazione, invece che gettare tonnellate di cibo come inizialmente è avvenuto in Gran Bretagna, sarebbe intelligente destinarlo a tutti quei popoli che non hanno risorse sufficienti per arrivare alla fine della giornata, accertandosi però prima di tutto che il prodotto in questione non celi alcun rischio. Quegli stessi popoli che si vedono privati del cibo e delle terre coltivabili a vantaggio proprio di queste multinazionali. Noi oggi non vogliamo elencare i crimini commessi dalla Ikea, Findus, piuttosto che da altre multinazionali (potete comunque visitare il nostro sito per farvi un’idea, cliccando qui), e neanche consigliarvi cosa andrebbe evitato, cosa non fatto. Per una volta vogliamo darvi alcuni semplici consigli sul cosa fare, per non essere dipendenti da queste aziende, per evitare di consumare cibi ricchi di conservanti, additivi, coloranti e sostanze varie che mettono a serio rischio la salute. Partiamo oggi con una semplicissima ricetta per poter ideare in casa propria un piatto etico, salutare, la cui produzione non preveda l’impiego di ingredienti che sono frutto di una qualche violenza. 

LASAGNE AL RAGÙ DI LENTICCHIE

foto di vegancucinafelice.it

Ingredienti:

  • lasagne di semola di grano duro (reperibili anche alla coop)

Per il ragù:

  • conserva di pomodoro bio (ne trovate di vario tipo, senza dover spendere troppo)
  • lenticchie (anche già lessate)
  • sedano, carota, cipolla, aglio per il soffritto
  • funghi secchi
  • olio extra vergine di oliva (evo)
  • erbette e sapori a piacere

Per la besciamella vegetale:

  • latte di soia o di riso bio (dipende dai gusti)
  • farina integrale (2/3 cucchiai ogni mezzo litro di latte)
  • olio evo (2 cucchiai ogni mezzo litro di latte)
  • noce moscata a piacere

PREPARAZIONE: 

Ragù di lenticchie

Tagliare le verdure per il ragù (ne potete preparare grandi dosi da congelare e utilizzare anche per altre preparazioni), scaldare l’olio evo in padella e soffriggere le verdure per qualche minuto, aggiungere il trito di funghi che avrete precedentemente messo in ammollo, un po’ di sale e le lenticchie. Far insaporire il tutto e poi versare la passata di pomodoro (se gradite potete sfumare con l’acqua di ammollo dei funghi), continuare la cottura per 10/15 minuti e verso la fine aggiungere a piacere erbette aromatiche o peperoncino.

Besciamella vegetale 

Lontano dal fuoco mettere in un pentolino il latte, l’olio evo, la noce moscata e versare a pioggia la farina mentre si gira il latte con una frusta in modo che non si formino grumi. Mettere il pentolino sul fuoco a fiamma media e girare il composto con la frusta e, senza che arrivi all’ebollizione, far cuocere fino ad ottenere una consistenza cremosa, ma non troppo densa (10/15 minuti circa).

COMPOSIZIONE

Sbollentare per 2 min in acqua bollente le lasagne, ungere una teglia, versare sul fondo un velo di besciamella e di ragù, adagiare il primo strato di lasagne sulle quali verserete besciamella prima e ragù poi fino a ricoprirle per poi adagiarvi altre lasagne. Continuate fino ad esaurimento ingredienti o a seconda di quanti strati di lasagne desideriate. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti.

In meno di un’oretta, cottura compresa, avrete un piatto sano, che non è frutto di alcun tipo di violenza e che potrete consumare senza per questo aver finanziato multinazionali criminose che si arricchiscono sulla vostra pelle, avendo già sfruttato a monte quella di altri popoli, degli animali e dell’ambiente. Oggi vi abbiamo dato una ricetta la cui realizzazione prevede l’utilizzo di alcuni ingredienti non autoprodotti, proprio perché questa è la prima volta che ci approcciamo a scrivere di autoproduzione e vogliamo compiere insieme a voi un processo graduale, che si adatti ai tempi, alle capacità e alle necessità di ognuno di voi; in futuro vedremo come poter preparare la sfoglia delle lasagne di semola in casa, così come la passata di pomodoro e forniremo indicazioni utili all’utilizzo di legumi secchi e non precotti! 

Restate sintonizzati 😉