Chi frigge McDonald’s?

Articoli come quello che state per leggere rappresentano la ciliegina sulla torta del lavoro di ricerca e informazione che svolgiamo quotidianamente.

Queste informazioni permettono di comprendere al meglio come sia tutto collegato, come non esista alcuna separazione tra i crimini commessi ai danni dell’ambiente, degli animali o delle persone, e come, alla fine dei conti, siano sempre le stesse aziende a decidere chi sfruttare e chi far ammalare.cartellone completo mc

Di McDonald’s parliamo da sempre, denunciamo e abbiamo denunciato ogni crimine commesso da questa multinazionale. Sappiamo che all’interno dei suoi fast food rivende prodotti a marchio Coca Cola, Nestlé, Kraft, Barilla, Unilever, Pepsi, Cargill, Danone, Granarolo, Ferrero, tutte sorelle criminali, mentre la carne di manzo gli viene rifornita dal Gruppo Cremonini, almeno per quanto riguarda la filiera italiana.
E li oli utilizzati? Il fornitore di McDonald’s Italia degli oli di frittura è Walter Rau, ditta tedesca, membro dell’RSPO dal marzo 2007.

Ricordiamo che l’RSPO, fondata nel 2004 da multinazionali come Nestlé, Cargill, Sime Darby, Unilever, P&G e Wilmar, è un organo di controllo che dovrebbe garantire la distribuzione di olio di palma proveniente da fonti gestite in maniera sostenibile, mercato però inesistente.a2 olio di palma

Lo scopo di questa finta “tavola rotonda della sostenibilità” è unicamente quello di permettere la circolazione di olio di palma a prescindere dai danni che provocati alla biodiversità, alle foreste e alle varie forme di vita colpite. L’RSPO ha il solo scopo di tutelare gli interessi delle multinazionali che ne fanno parte.

Così scopriamo che anche McDonald’s fa parte dell’RSPO, ma non c’è da stupirsi considerando che assieme al Wwf, anch’esso membro fondatore del discusso organo, hanno creato anche una tavola rotonda per la carne sostenibile, una contraddizione in termini sotto ogni aspetto.

Gli oli utilizzati da McDonald’s, quindi, sono:

  • olio di cocco: proveniente principalmente dalle Filippine e dall’Indonesia;
  • olio di palma kernel (ottenuto dai frutti della palma da olio), certificato RSPO;
  • olio di canola: un derivato OGM ottenuto dalla rapa geneticamente modificata affinché il suo olio possa essere commestibile per l’uomo;
  • olio di semi di girasole: da Europa centrale e dell’est, Russia e Argentina.

Tutti questi oli sono causa di deforestazione, land grabbing, impoverimento e schiavitù di numerosi popoli, perdita di un enorme patrimonio di biodiversità vegetale e animale, e sono dannosi per la salute: sopratutto l’olio di palma che contiene il 49,3% di grassi saturi.

Ma c’è un modo per fermare tutto questo. Non pensate che ormai sia tutto inutile e soprattutto che ciò che fate nel quotidiano non serva a nulla, perché invece produce un’enorme differenza. Se indaghiamo sul perché nel mondo si consumino questi crimini non c’è che da guardarsi allo specchio. Cattiva e carente informazione, mirate strategie pubblicitarie e di mercato fanno del consumatore un inconsapevole complice, ma allo stesso tempo lo schiavo perfetto che alimenta i guadagni di chi detta le regole.
Ogni volta che acquistiamo un qualsiasi prodotto, che ci serviamo in un dato esercizio commerciale, noi stiamo votando, diamo la nostra approvazione a quella data azienda perché prosegua nei suoi loschi affari finanziati dai soldi degli ignari consumatori. Noi vi forniamo un servizio affinché le vostre scelte quotidiane possano essere il più consapevoli e sostenibili possibili; a voi chiediamo solo di fare buon uso delle informazioni che vi trasmettiamo.

Possiamo cambiare le cose da questo istante, spetta solo a noi deciderlo. Cessiamo di subire decisioni prese da altri, imponiamo noi le scelte di mercato.

#STOPOdP#OccupyMcDonalds

 

2 thoughts on “Chi frigge McDonald’s?

    • Ciao, Maria Luisa. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale ti consigliamo di evitare ogni olio tropicale (palma, cocco) e altri per altre vie impattanti come quello di soia, di colza e quello di arachidi; per soffritti, cotture in padella e uso a crudo l’olio extravergine d’oliva. Se il sapore non piace, ovviamente va benissimo anche quello non extravergine. Per le preparazioni di dolci va bene quello di semi di girasole, che si può utilizzare anche per montare, al posto delle uova, come nella preparazione della maionese o del burro vegan. Ti sconsigliamo anche di non utilizzare le misture, che sono un insieme di oli perlopiù scadenti e dannosi.

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