COCA COLA: contribuiamo a farti ammalare di obesità, poi ti propiniamo le bibite dietetiche!

Coca Cola e McDonald’s, due delle maggiori multinazionali esistenti al mondo e che da anni collaborano nella missione di far ammalare le persone e nuocere alla salute del Pianeta, incominciano a temere per i propri affari.
Mercoledì ci siamo dedicati alla multinazionale dei fast-food e allo scandaloso spot che sta facendo girare sui canali televisivi nel tentativo di sfruttare la crisi che stiamo attraversando.
Oggi vogliamo puntare il riflettore sulla bevanda più consumata al mondo, venduta ovviamente anche da McDonald’s, la Coca Cola, e sul suo tentativo di ripulirsi la coscienza (o meglio, di ricostruirsi un po’ la facciata).
Negli Stati Uniti ha esordito da qualche giorno una pubblicità, promossa da quest’ultima, che punta a far apparire il gruppo Coca Cola interessato alla tutela della salute dei consumatori.
Lo spot in questione vorrebbe sensibilizzare le persone su un problema come quello dell’obesità, una malattia molto diffusa nel mondo e in particolare nell’America del nord. Chiediamoci il perché.
La multinazionale delle bibite gassate è stata più volte accusata da nutrizionisti e medici di commercializzare prodotti che causano gravi problemi alla salute: ricchi di zuccheri e caffeina provocano alterazioni metaboliche, malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
Nel tentativo di ripulire immagine e coscienza, ha ideato questo spot che non fa altro che sfruttare un grave problema di salute, per cui le persone passano una vita terribile e muoiono anche, per lanciare nuove bibite dietetiche contenenti zero zuccheri in modo da apparire più etica e non perdere clienti tra le persone sovrappeso o che addirittura soffrono di obesità.
L’ennesima vile mossa di mercato per incrementare le vendite, poco importa se i profitti che ne derivano sono fatti sulla pelle delle persone.
Le grandi corporazioni in generale ci hanno dimostrato più volte di commettere azioni tra le più ignobili pur di aumentare i propri guadagni. Ma giocare così spudoratamente con patologie che condizionano la vita di una persona, oltre che essere un comportamento da condannare, è anche sintomo di disperazione da parte della Coca Cola, che evidentemente teme un crollo delle vendite.
La strategia di mercato che sta cercando di attuare punta ad accaparrarsi quelle persone che la compagnia stessa ha contribuito a fare ammalare… ma alle bibite dietetiche, senza zuccheri e caffeina, vengono aggiunte sostanze dal dubbio effetto 

  • Aspartame: già al centro di numerose accuse, usato appunto in molti alimenti ritenuti dietetici, aumenta il rischio di contrarre tumori, linfomi, leucemie;
  • Ciclamato di Sodio: sospetto cancerogeno, vietato in America, ma il cui utilizzo in Italia è ancora permesso;
  • Acesulfame K (edulcorante): un altro dolcificante artificiale che può causare diabete e iperglicemia.

Nelle bevande classiche, invece, oltre a caffeina, coloranti, conservanti, vi è la concentrazione di queste quantità di zuccheri:   

  • Lattina: 38 gr di zucchero, pari a 140 Kcal;
  • Bottiglia da 1 litro: 102 gr di zucchero, pari a 374 Kcal;
  • Bottiglia da 2 litri: 217 gr di zucchero, pari a 780 Kcal. 

Una piccola nota positiva, però, esiste: il sindaco di New York ha emesso un provvedimento che vieta la vendita di bibite gassate extralarge (una misura che, per fortuna, da noi non esiste) in ristoranti, cinema e aree pubbliche. 

Ma i governi non si impegnano particolarmente nella tutela della salute del cittadino, anzi, spesso lasciano piena libertà alle azioni delle multinazionali.
Una scelta molto semplice che ogni persona può fare per se stessa e per il Pianeta è quella di evitare certi marchi, certi prodotti.  

Non consumando bevande del gruppo Coca Cola ne guadagnerà la tua salute e quella dell’ambiente che ci circonda! Finanzia questi ultimi due aspetti e non una multinazionale che lucra sulla pelle della gente!  

Bevande del gruppo Coca Cola vendute in Italia:
SPRITEFANTABURNNESTEAMINUTE MAIDPOWERADEBELTÉAQUARIUS – ACQUE LILIA, SOLARIA, VIVIEN, SVEVA, TOKA (Gruppo Fonti del Vulture)