Diverse multinazionali, gli stessi criminali

Il dominio sul mercato da parte delle multinazionali parte dal controllo dei vari governi.

bambino indiano chiede alla Coca-Cola Company di lasciare il suo paese, che ha inquinato e inaridito per produrre la bibita più venduta nei paesi “occidentali”.

Spesso abbiamo parlato di come le corporazioni applichino pressioni sui governi per avere in concessione terreni e aree sulle quali edificare le proprie industrie, i propri stabilimenti, allevamenti e colture intensive o in cui introdurre il commercio di loro prodotti, spesso non così sicuri per i consumatori tanto quanto per l’ambiente.
Pressioni che vengono fatte soprattutto in quei paesi sudamericani, africani e dell’Asia meridionale i cui governi sono maggiormente corruttibili e che più facilmente cedono alle loro offerte pur di intascare denaro.
Ma, come vedrete dall’elenco che segue, spesso chi lavora per una multinazionale è la stessa persona che ha fatto parte, o fa parte, del governo o di qualche suo organo.
Questo, ovviamente, non fa altro che spianare la strada delle grandi corporazioni alle quali viene sempre più offerta carta bianca in merito al loro operato e alla libertà di commercializzazione dei propri prodotti, spesso senza che di essi se ne conoscano la natura, i rischi e le conseguenze.
Prendendo in considerazione solo una tra le molte, la Monsanto, ecco cosa salta fuori…

Ex impiegati Monsanto che attualmente hanno posizioni in agenzie governative statunitensi quali Food and Drug Administration (FDA), United States Environmental Protection Agency (EPA) e la Corte Suprema.
Questi includono:

  • Michael A. Friedman, MD, è stato vicepresidente di grado supremo (Senior Vice President) delle sezioni Ricerca e Sviluppo, Politiche Mediche e Pubbliche per la Farmaceutica, dopodiché ha lavorato presso la FDA come commissario deputato;
  • Linda J. Fisher è stata un’assistente amministratrice presso l’EPA e prima, dal 1995 al 2000, è stata vicepresidente della Monsanto. Nel 2001, Fisher è diventata amministratore deputato dell’EPA;
  • Michael R. Taylor è stato un commissario assistente presso la FDA, prima di lavorare come legale presso King & Spalding, un ufficio legale per il settore privato che  rappresenta Monsanto, tra gli altri clienti. Dopodiché, tra il 1991 e il 1994, è stato commissario deputato per la politiche alimentari presso la FDA, proprio nel periodo in cui la FDA ha approvato lo rBST (bovine somatotropin, un ormone creato e commercializzato da Monsanto per la crescita bovina, vietato in Canada, Nuova Zelanda, Australia, Giappone, Israele e tutti i paesi dell’Unione Europea dal 2000 in poi; studi hanno riscontrato nelle vacche da latte un aumento della produzione del latte tra l’11% e il 16%, ma anche un aumento del 25% del rischio di contrarre mastite, una diminuzione del 40% di fertilità e un aumento del 50% del rischio di sviluppo di zoppaggine, non del tutto note le conseguenze sui consumatori). Fu accusato di conflitto di interesse per questo, ma un’indagine federale lo assolse.
    Dopo l’occupazione presso la FDA, Taylor ha fatto ritorno alla Monsanto nel ruolo di vicepresidente per le politiche pubbliche.
    Il 7 luglio 2009, Taylor ha fatto ingresso nel governo nel ruolo di consigliere anziano (Senior Advisor) per la commissione statunitense della FDA nell’amministrazione Obama;
  • Il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Clarence Thomas ha lavorato come legale per Monsanto negli anni ’70. Thomas scrisse la majority opinion (l’opinione giudiziaria condivisa da più della metà deii membri di una corte; in questo caso, la Corte Suprema) nella decisione J. E. M. Ag Supply, Inc. v. Pioneer Hi-Bred International, Inc. del 2001, decisione che dichiarò che le specie di piante di nuova concezione sono brevettabili in base alle leggi generali dei brevetti di utilità degli Stati Uniti.

Funzionari pubblici con connessioni indirette o che hanno lavorato per Monsanto dopo aver rivestito cariche pubbliche.
Questi includono:

  • Mickey Kantor, che ha lavorato nel Consiglio della Monsanto dopo aver servito il governo come rappresentante nel settore commerciale;
  • William D. Ruckelshaus, che è stato inizialmente capo dell’EPA (Agenzia di Protezione Ambientale) nel 1970, successivamente è stato direttore del FBI e poi vice procuratore generale degli Stati Uniti.
    Dal 1983 al 1985, ha fatto ritorno all’EPA come amministratore. Dopo aver lasciato il governo, ha preso parte del Consiglio dei Dirigenti della Monsanto; attualemente non fa più parte del Consiglio;
  • L’ex Segretario della Difesa Donald Rumsfeld è stato presidente e amministratore delegato della G. D. Searle & Company, che Monsanto acquisì nel 1985. Le azioni di Rumsfled nella Searle ammontavano a 12 milioni di dollari quando Monsanto la acquisì.

Tra i membri del Consiglio di Amministrazione della Monsanto, alcuni sono maggiormente degni di nota per i loro collegamenti esterni:

  • studenti della South Dakota State University

    David L. Chicoine, preside della South Dakota State University, università statale che ospita circa 13000 studenti ogni anno (numerose sono le borse di studio che Monsanto offre a moltissimi studenti per conformare passo per passo nuovi scienziati all’industria del transgenico);

  • Arthur H. Harper, fondatore e socio direttivo della GenNx360 Capital Partners, un’azienda di private equity, che lavora sugli investimenti privati, al di fuori dei mercati regolamentati;
  • Gwendolyn S. King, attuale membro del Consiglio di Amministrazione della Monsanto, è stata 11° commissario dell’Amministrazione per la Sicurezza Sociale dal 1989 al 1992, sotto il governo di George H. W. Bush. Prima ancora, tra il 1986 e il 1988, è stata designata dal presidente Ronald Reagan direttrice degli Affari Intergovernativi alla Casa Bianca;
  • Laura K. Ipsen, direttore generale del settore delle reti energetiche connesse della Cisco System Inc., multinazionale dell’informatica statunitense, più volte nell’occhio del ciclone per complicità negli atti censori a livello informatico in Cina, frode, dispute per proprietà intellettuali, attività di trust;
  • test svolti su un primate

    William U. Parfet, amministratore delegato della MPI Research Inc., una compagnia di ricerca medica e farmaceutica (un campo, quello farmaceutico, che ha molto valore e potere nel mercato odierno), che, tra le altre cose, esegue test sugli animali, tra cui primati e cani. Nel 2010, MPI Research Inc. ha utilizzato 3136 primati;

  • sede della McDonald’s Corporation, la McDonald’s Plaza

    Janice L. Fields, presidente di McDonald’s USA, di cui non aggiungiamo niente, il nome parla da sé;

  • George H. Poste, capo esecutivo della Health Technology Networks, impresa specializzata nell’impiego di tecnologie genetiche e dell’informatica nel settore sanitario (c’è da stupirsi?!);
  • sede della P&G Company

    Jon R. Moeller, capo finanziario della Procter&Gamble Company (chissà perché P&G utilizza OGM nella fabbricazione della patatine Pringles!)… e nemmeno di questa aggiungiamo niente.

Le contraddizioni sono all’ordine del giorno quando si parla di multinazionali e governi.
Le stesse persone che lavorano presso agenzie per la tutela dell’ambiente e la sicurezza del cibo hanno interessi e ricoprono ruoli anche all’interno di quelle aziende che contribuiscono ad affamare il mondo e ad inquinare e devastare il Pianeta.
In verità, queste non sono contraddizioni ma piuttosto strategie studiate a tavolino in un’ottica neoliberista, per poter offrire più libertà d’azione alle multinazionali.
Con i loro impiegati all’interno di un governo potente a livello mondiale come quello statunitense, i crimini che commettono sono e saranno sempre più di facile esportazione.