Effetti collaterali

Il consumo di carne, pesce e derivati animali è strettamente correlato alle principali problematiche che affliggono il Pianeta, dalla deforestazione alla fame nel mondo, passando per la schiavitù animale e lo sfruttamento di popoli e lavoratori.
La realtà degli allevamenti animali ormai è di dominio pubblico, nonostante le mura di quei casermoni neghino all’occhio umano la possibilità di vedere gli atti di violenza, tortura e sfruttamento che si consumano all’interno; grazie a indagini e investigazioni la verità si conosce ugualmente.scrifa allattamento Allo stesso modo sappiamo che l’industria dei derivati animali è la principale causa del problema della fame nel mondo, considerando che per produrre un solo chilo di carne vengono sprecati 15.500 litri d’acqua e 15 chili di cereali, alimentando così un sistema che da una parte vede circa un miliardo di persone private delle principali fonti di sostentamento, e dall’altra lo stesso numero malate di obesità, diabete e cancro.
Con il 18% delle emissioni di gas serra, gli allevamenti animali si pongono come una delle cause maggiori del riscaldamento globale, il tutto aggravato dalla deforestazione con la quale hanno colpito le foreste tropicali soprattutto in Amazzonia.
L’industria della carne e dei derivati animali necessita di vaste aree di territorio da adibire alla costruzione dei casermoni nei quali rinchiudere gli animali e, a monte, la conversione delle foreste tropicali in monocolture di mais e soia, spesso geneticamente modificati, il cui raccolto è destinato all’ingrasso dei prigionieri.
In tutta questa storia di devastazione, sfruttamento e schiavitù c’è un aspetto che forse sfugge ancora, un effetto collaterale che fa lievitare i costi a livello di impatto ambientale e di come la morte di animali ai quali è stata negata la libertà possa causare quella di altri.
Le morie di pesci causate dallo sversamento di liquami provenienti dagli allevamenti animali sono sempre più frequenti, come in aumento sono i casi di inquinamento di fiumi e laghi correlati alla stessa causa.allevamenti nord carolina

L’immagine sopra riportata si riferisce allo sversamento di liquami, deiezioni e sostanze chimiche in alcuni laghi del Nord Carolina (U.S.) nel febbraio 2015.
Sullo sfondo si vedono gli allevamenti di maiali da cui provengono queste sostanze che hanno provocato l’inquinamento delle acque, causando anche diversi problemi respiratori alle persone residenti nelle vicinanze.
Ma questi fatti sono all’ordine del giorno anche dalle nostre parti. Nell’estate del 2013 si verificò un’anomala moria di pesci nella laguna di Venezia, provocata da un insolita crescita demografica delle alghe.
Successivamente si scoprì che le alghe in questione erano aumentate a causa di fertilizzanti e pesticidi provenienti dalle vicine colture, ma le sostanze maggiormente rilevate nelle acque analizzate furono azoto e fosforo che si trovano nelle deiezioni scaricate dagli allevamenti animali.
Inoltre tali deiezioni sono ricche anche di antibiotici e altri farmaci somministrati agli animali rinchiusi negli allevamenti per impedire che si ammalino a causa delle condizioni di nonvita nelle quali sono costretti.
L’ultimo caso in ordine di apparizione risale al 16 gennaio scorso, in provincia di Mantova, quando nel canale di Sermide è stata rilevata una massiccia moria di pesci (carpe, pesci gatto e carassi) soffocati da liquami venefici provenienti da allevamenti suini, scaricati nelle acque da un’autobotte.mantova moria pesci

I fenomeni descritti oggi, strettamente correlati gli uni agli altri, trovano la loro origine in un semplice gesto, troppo spesso considerato innocuo e condotto senza alcuna responsabilità: è quello che fa la mano del consumatore quando porge i soldi per acquistare un qualsiasi prodotto di derivazione animale, innescando una miccia che dà vita a una serie di effetti collaterali dai risultati devastanti.

Fonti: Nord Carolina Video – Earth Riot Blog – Gazzetta di Mantova