ENERGY DRINK: MONSTER DI NOME, MONSTER DI FATTO.

Qualche settimana fa, nell’ambito dell’annuale mobilitazione nazionale contro McDonald’s, abbiamo cercato di puntare il riflettore sui danni che provoca alla salute delle persone il consumo di bevande come la Coca Cola, la bibita più conosciuta al mondo.

In ogni supermercato potete trovare questa bevanda, lo chiamano formato convenienza, il cestino da 6 bottiglioni da 2 litri l’uno di Coca Cola. Ma non è certo conveniente per la salute di chi la consuma: in ognuna di quelle bottiglie sono contenuti 48 cucchiai di zucchero e questi quantitativi aumentano esponenzialmente il rischio dell’insorgere di malattie come il diabete e l’obesità… malattie ormai riconosciute quali mortali.

Gli energy drink come Red Bull, Burn o Monster, per gli altissimi livelli di caffeina che contengono (80 mg per lattina) e soprattutto di taurina, un altro eccitante (1000 mg per lattina), riescono addirittura ad essere più dannosi e pericolosi di ogni altra bevanda, contenendo sostanze di cui l’organismo non se ne fa nulla.

Tachicardia, vertigini, ansia… sono solo alcuni dei sintomi che il consumo di queste bevande può causare, ma anche l’attacco cardiaco, per cui sono morti due ragazzi in Italia quest’estate che in comune avevano il fatto di aver bevuto energy drink ed è di qualche giorno fa la notizia di un nuovo decesso, questa volta negli USA, vittima una ragazzina di 14 anni.

Anais F., la ragazzina statunitense di 14 anni, deceduta per scompenso cardiaco dopo aver bevuto due lattine di Monster Energy.

Il suo nome era Anais F.: dall’autopsia si legge che la morte è avvenuta per un grave scompenso cardiaco. La ragazzina nelle sue ultime ore di vita aveva consumato due lattine dell’energy drink Monster, miscuglio che pare contenga un quantitativo di caffeina equivalente a quello di 6 lattine di Coca Cola.

La famiglia della ragazza ha denunciato l’azienda in questione, che ovviamente ha declinato ogni responsabilità rispetto all’accaduto, affermando che le bibite commercializzate non possono in alcun modo causare la morte, ma tra il 2009 ed il 2012 si contano altre 5 vittime che hanno perso la vita per aver consumato energy drink.

L’abuso di alcol è già di per sé causa sempre più spesso di tragiche morti al sabato sera all’uscita dalle discoteche e dai pub. Spesso vengono consumati drink mischiati a queste bevande energetiche che generano effetti molto pericolosi.

La caffeina, rallentando l’effetto dell’alcol sull’organismo, non fa percepire di essere arrivati al limite ed il consumo prosegue fino a quando non sopraggiungono i sintomi citati che possono essere anche letali.

L’euforia, che l’insieme di caffeina, zucchero, taurina ed alcol genera, porta la persona a non provare più alcuna paura, spingendola anche a commettere atti estremi e molto pericolosi per la sensazione di invulnerabilità che essa prova in quel momento.

La colpa non è certamente dei consumatori o di chi prepara questi cocktail di alcol mischiati con energy drink.

Le multinazionali in questione dovrebbero segnalare sulle lattine o sulle bottiglie i rischi nei quali si può incorrere consumando queste bevande create in laboratorio con l’apposito obiettivo di  generare dipendenza nelle persone in modo che esse siano spinte a berne sempre un quantitativo maggiore.

Dateci pure dei radicali, ma noi riteniamo che bevande come la Coca Cola e come questi energy drink semplicemente non dovrebbero più essere fabbricati né commercializzati; non sono prodotti indispensabili per la sopravvivenza delle persone, anzi, se scomparissero probabilmente i casi di obesità nei giovani diminuirebbero, ne gioverebbe la salute dell’ambiente, vi sarebbe molto meno sfruttamento dei lavoratori che potrebbero tornare ai loro antichi mestieri, vi sarebbero meno morti per incidenti stradali il sabato sera, meno gente con nuove dipendenze…

La colpa non è certamente dei consumatori o di chi prepara questi cocktail di alcol mischiati con energy drink… finché questi restano nell’inconsapevolezza, generata da un clima di poca informazione sui prodotti che quotidianamente consumiamo ignari, un clima voluto da queste grandi corporazioni. Ma, una volta venuti a conoscenza dei fatti, continuare a consumare questi prodotti significa accettare passivamente, significa essere complici.

5 thoughts on “ENERGY DRINK: MONSTER DI NOME, MONSTER DI FATTO.

  1. Mettiamo la scritta nera anche sugli alcolici,basta con il detto che un bicchier di vino fà bene.Ci sono delle persone che dopo ne bevono un’altro e dopo un’ altro e così via e allora scriviamolo e urliamolo insieme crea dipendenza fisica e mentale.grazie

  2. Io soffro di astenia muscolare cronica e senza queste bevande credo che mii sarei gia’fatta fuori!!Parlate solo perche’ avete la lingua in bocca!!

Comments are closed.