Green Hill non è finito: la “socializzazione” degli schiavi

I cuccioli detenuti a Green Hill venivano sottoposti ad un piano di “socializzazione”, procedura volta a renderli docili, facili strumenti per i vivisettori.
Venivano abituati ad essere intubati.
Venivano appesi a delle staffe di contenzione.
Responsabile del processo di socializzazione era Cinzia Vitiello, ora a processo insieme ad altri ex dipendenti e ai due veterinari ASL: Silini e Giachini.
Tra gli atti del processo c’è una mail in cui Roberto Bravi e Ghislaine Rondot, all’epoca dirigenti dell’allevamento, discutono di come presentare ai propri clienti questa “socializzazione”.
Stando ben attenti a nascondere e mistificare la realtà.
Quella farsa chiamata “benessere animale”, ennesimo strumento del capitale, volto a giustificare e legittimare la schiavitù e lo sfruttamento del vivente, normalizzando una cultura del dominio che li riduce ad oggetti funzionali al mero profitto.motivazioni sentenza socializzazione