Hambach: i difensori della Terra continuano a occupare i macchinari

hambach blocco macchinario

Foto: Earth First

La mobilitazione partita il primo ottobre scorso per proteggere la foresta di Hambach nel nord della Germania prosegue.
Blocchi e occupazioni dei macchinari si susseguono senza sosta allo scopo di rallentare l’estrazione di carbone e la realizzazione di strade e infrastrutture per il trasporto merci, che ogni anno provocano enormi ferite alla foresta di Hambach.
Nella giornata di giovedì 8 ottobre, due attivist* sono riuscit* a bloccare un nastro trasportatore rallentando per un po’ i lavori. Un* di loro ha riportato una seria ferita al polso che l’ha costrett* ad abbandonare il blocco del macchinario prima del tempo.
Al termine dell’azione gli/le attivist* sono stat* fermati, un* è stat* subito rilasciat*, ma quell* che ha riportato le ferite è ancora in stato di fermo, arrestato nello stesso momento in cui un* altr* attivist* della foresta di Hambach veniva rimess* in libertà.
Si tratta di Jus, attivista per la liberazione della Terra di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa pubblicando la lettera che aveva spedito dal carcere di Colonia, e che finalmente è stato rilasciato.
Ricordiamo che è stata lanciata per il 17 di ottobre la chiamata per una giornata di blocchi organizzati.
Di seguito riportiamo il bollettino dei blocchi e delle occupazioni avvenute finora e, ancora una volta, esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai/alle prigionier* per la liberazione animale, umana, della Terra.

Bloccati i principali nastri trasportatori – aggiornamenti e dichiarazioni

7 ottobre alle 03:35. Ancora una volta tutti i nastri trasportatori sono fermi. Questa volta tre nuove informazioni: de persone prese insieme per essersi opposte alle minacce dei lavoratori e alla crudeltà della polizia. Dieci minuti dopo non vi è più nessuna comunucazione possibile. Intorno alle 05:30 riceviamo una chiamata che la polizia li porterà a Jülich. Dopodiché la chiamata finisce con un pianto di dolore.
15:00: Una persona viene liberata, l’altra persona incontra in questo momento il giudice.
15:00: Problemi con l’elettricità a Düren. La persona sarà portata ad Aachen e domani incontrerà il giudice.

4 ottobre, alle 2:50 circa entrambi i nastri traportatori della miniera di Hambach ad estrazione in superficie sono stati bloccati. Questi blocchi hanno fermato il lavoro di estrazione in superficie per diverse ore.

Noi siamo removibili.
La foresta è removibile.
I villaggi sono removibili.
La terra e tutti gli esseri che su di essa vivono sono removibili.

Non tutti questi esseri viventi possono difendere se stessi.
Molti esseri umani da un po’ di tempo hanno smesso di difendersi.
O non hanno mai cominciato.
Non hanno mai posto domande e sono rimasti in silenzio.
Quelli che tirano fuori la voce vengono zittiti.
A causa del denaro, le informazioni maliziose, l’aiuto che manca e l’apparente superiorità di una compagnia colossale.

Non siamo tutti qui da molto tempo.
Alcuni di noi vengono da molto lontano.
Apparteniamo a diverse storie, diverse debolezze, forze, diversi bisogni, modi di lavorare, capacità.
Vediamo la nostra Diversità come una forza.
Come rappresenta una forza in tutti gli ecosistemi che si formano mutevoli.

Continueremo a salire sulle barricate.
Continueremo a firmare petizioni.
Continueremo a sabotare le vostre macchine.
Continueremo a non accettare la vostra autorità.
Continueremo a infrangere le vostre leggi.
Continueremo a diffondere volantini.
Continueremo a vivere come vorremo.
Continueremo a incatenare i nostri corpi alle vostre macchine.
Continueremo a farci sentire.
Continueremo a lavorare sui nostri dolori.
Continueremo ad aiutare i nostri amici.
Continueremo a non dimenticare.
Continueremo a colorare muri grigi.
Continueremo a mangiare la vostra spazzatura.
Continueremo a sguazzare nel lusso.
Continueremo a non importarcene dei vostri fogli di legge.
Continueremo ad apprendere e a condividere conoscenza.
Continueremo a supportare chi avete escluso e imprigionato.
Continueremo a rubare dalle vostre compagnie e a imbrogliare le vostre amministrazioni.
Continueremo a spezzare i pregiudizi.
Continueremo a essere sporchi.
Continueremo a non perdonare.

Continueremo a fare tutto ciò che speriamo possa fermarvi, per tirare fuori ognuno di noi dalla fossilizzazione dalla merda capitalista e non ci accontenteremo di questa miseria nelle nostre vite.

Da alcuni che si chiedono perché,
Nessun progetto per un pianeta morto!

Fonte: Earth First