I PESCI NON BASTANO. MANGIAMOCI GLI INSETTI!

L’Unione Europea ha stanziato 3 milioni di euro per ogni paese appartenente alla UE che incoraggi l’uso degli insetti in cucina come nuovo alimento per sfamare le persone.

Nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà fino a toccare i 9 miliardi e mezzo di abitanti; secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per poter sfamare tutti sarebbe necessario raddoppiare la produzione di cibo nei prossimi 40 anni… peccato che le risorse manchino già adesso.

Le principali foreste del Pianeta stanno rapidamente sparendo perché vi siano sempre più aree disponibili dove impiantare nuovi allevamenti intensivi per la produzione in scala industriale di carne.

I mari si stanno spopolando, la pesca sostenibile non è mai esistita (questo termine potrebbe essere utilizzato se ogni persona avesse il coraggio di uccidere con le proprie mani ciò di cui si ciba abitualmente), sempre più specie si stanno estinguendo, la riproduzione di molti pesci è piuttosto lenta e richiede anni.

Gli oceani si stanno svuotando anche dell’acqua, che diventerà “il nuovo petrolio”; siamo riusciti ad esaurire la risorsa naturale per eccellenza e nel futuro più prossimo le guerre potrebbero essere combattute per essa.

Ormai siamo giunti al limite, il Pianeta è giunto al limite, sfruttiamo ed esauriamo ogni risorsa disponibile adoperata e sprecata come se ci appartenesse di diritto. Convivenza Pacifica dovrebbe significare la tutela di ciò che ci circonda, preservare nel rispetto degli altri abitanti della Terra (animali umani e animali non umani) e di chi arriverà dopo di noi.

Invece pare che le soluzioni che vogliono attuare per sopperire al problema della fame nel mondo (oggi sono un miliardo le persone a soffrire di fame cronica) vertano sull’utilizzo e lo sfruttamento di risorse alle quali non abbiamo ancora attinto, come insetti ed alghe.
Le seconde vengono già largamente utilizzate nella cucina giapponese e cinese, però bisognerebbe ugualmente interrogarsi su quale sarebbe l’impatto per l’ecosistema marino se tutti gli abitanti della Terra iniziassero a cibarsi di alghe.

Utilizzare gli insetti per sfamarsi non è disgustoso in termini di sapore o di idea, ma in termini etici: è l’emblema di come si punti a sfruttare una nuova specie vivente ora che i pesci iniziano a scarseggiare e che non è possibile aumentare le produzioni di polli e di manzo già portate all’estremizzazione.

Queste sono le soluzioni che chi ci governa riesce a trovare, oppure allo studio vi sono altre opzioni come creare la carne in laboratorio, mettere al mondo una specie di polli dal petto enorme perché vi sia più utile da utilizzare per il mercato, mucche resistenti alle infezioni o pesci che maturano più in fretta.

Nulla di tutto questo è accettabile, nulla di tutto questo dovrebbe neanche essere preso in considerazione, la soluzione non può e non deve essere pompare gli animali con ormoni e antibiotici perché possano crescere più velocemente in modo che ogni giorno vi sia sempre più carne da commercializzare, poco importa se essa ormai è solo un insieme di sostanze chimiche dannose per la salute delle persone.

Per la produzione di un solo chilo di carne sono necessari 15 chili di cereali e 15 mila litri d’acqua, risorse con le quali sfamare e abbeverare una mucca o qualsiasi altro animale condannato al macello. Ma se queste risorse le ridistribuissimo nel Mondo invece che impiegarle in questo modo… non vi sarebbe cibo per tutti?

La nostra specie sta, neanche troppo lentamente, consumando tutto ciò che la circonda, preoccupandosi unicamente di avere sempre più cose, di poter aumentare maggiormente le produzioni giornaliere, mentre dovrebbe ragionare su come utilizzare in modo ponderato le risorse che ancora esistono.

Il concetto di Antispecismo prevede il rispetto per la vita di ogni razza e specie, auspicando la libertà per gli animali umani e per gli animali non umani, e ci teniamo a sottolineare questi principi rivolgendoci a chi sostiene che l’unica soluzione ai mali del Mondo sia l’estinzione del genere umano.
Nessuna creatura vivente deve essere sacrificata per la salute e la sopravvivenza di un’altra: così come agli animali deve essere garantita una vita dignitosa e non da oggetti al servizio di un’altra specie, allo stesso modo va preservata e tutelata la salute di ogni persona.

L’obiettivo per il quale si dovrebbe lottare, la vera vittoria auspicabile a nostro avviso, è la convivenza pacifica tra ogni abitante del Pianeta, senza più alcun tipo di sfruttamento né di esso né di chi si muove su di esso, un equilibrio che permetta la sopravvivenza di tutti quanti.