Buongiorno, ribelli. Siamo nuovamente costretti a lanciare un allarme in merito alla non attendibilità delle notizie diffuse da Il Fatto Alimentare e all’incoerenza interna che esprime nello scrivere articoli sul tema dell’olio di palma.
Questa testata giornalistica da mesi fornisce indicazioni fuorvianti ai consumatori, promuovendo il consumo di marchi che utilizzano olio di palma per alcuni prodotti e per altri no.
Vi rammentiamo che il solo modo per boicottare con efficacia il mercato dell’olio di palma è quello spiegato nell’articolo scritto da noi qualche mese fa.
Ma non contento di diffondere in rete informazioni errate, che alimentano la confusione sull’argomento, Il Fatto Alimentare da qualche settimana ha lanciato una petizione per chiedere ai vari marchi di eliminare l’olio di palma dai propri prodotti per rimpiazzarlo con il burro: da un tipo di sfruttamento a un altro.
Venerdì 16 gennaio, nel corso delle nostre indagini, ci siamo resi conto che questa testata giornalistica prosegue con la diffusione di notizie totalmente errate, elogiando l’impegno della multinazionale Heinz (Plasmon), che ha promesso di utilizzare d’ora in poi solo olio di palma certificato RSPO, quando due settimane prima aveva pubblicato un articolo di denuncia sull’RSPO stesso.
Ancora una volta ci troviamo costretti a ripeterci e a chiedervi aiuto nel condividere questo articolo affinché possano circolare in rete le VERE informazioni, coerenti e attendibili sul fatto che l’olio di palma biologico e sostenibile non esiste.
Vi chiediamo quindi di non dare credito alle informazioni diffuse da Il Fatto Alimentare, un organo giornalistico incoerente e fuorviante, almeno per quanto riguarda il tema olio di palma. Di conseguenza, vi chiediamo anche di non firmare la petizione che il Fatto Alimentare ha lanciato contro l’olio di palma, sia perché appunto non si dimostra realmente etica e sensibile inserendo il burro come alternativa plausibile, sia per il fatto che non si dimostrano particolarmente attendibili in merito a questa tematica. E cogliamo l’occasione per ricordarvi che la sola, originale e coerente campagna contro il mercato dell’olio di palma la trovate solo sul sito di Earth Riot, alla sezione #STOPOdP.
di S. Strummer
