notav, No Terzo Valico, No Muos: la difesa della Terra non si ferma

Nuova grande giornata di mobilitazione ieri in Valverde, nell’entroterra di Genova, per respingere gli espropri e l’attuazione di quella grande, inutile opera che risponde al nome di Terzo Valico, la linea ferroviaria dell’alta velocità che dovrebbe collegare Genova Fegino con Tortona (ma che si ostinano a chiamare Genova-Milano, per far figo, passateci il termine).

Un anno fa, il movimento notav – Terzo Valico, composto da liberi cittadini delle valli Polcevera, Verde, Scrivia e Lemme, era agli albori. A distanza di 12 mesi, la coscienza delle persone non ha fatto che crescere.
Ieri erano in programma nuovi espropri nella località di Campora, in Valverde: una cinquantina di notav, composti da persone del luogo, persone provenienti dalle valli piemontesi e altre dal centro di Genova, si sono fatti trovare pronti all’appuntamento.
Oltre a impedire nuovamente gli espropri, ieri è stato bloccato anche il passaggio di una trivella, che avrebbe dovuto effettuare alcune operazioni nel terreno; il camion che la trasportava è stato bloccato a qualche centinaia di metri dalla destinazione.
Non è certamente un caso che proprio ieri mattina volessero far transitare la trivella (il presidio notav era stato largamente pubblicizzato tanto sul web quanto sul territorio e sia digos che Co.Civ sapevano benissimo che avrebbero trovato la strada sbarrata): un’occasione d’oro per i funzionari della digos, sempre imbucati alla festa, per poter raccogliere segnalazioni, chiedere documenti, sfogare frustrazioni accumulate in ufficio e far partire qualche denuncia che, siamo certi, non smorzerà l’entusiasmo di chi si sta impegnando nella difesa della propria terra, anzi.
Lunedì 18 marzo la mobilitazione riprende, questa volta a Gavi
, una delle località piemontesi ad essere toccate da questa inutile opera. Per chi potesse accorrere, il ritrovo è fissato per le ore 8, in località Fabbrica, al bivio con la strada per Pratolungo.
Una settimana, la prossima, che condurrà all’ennesimo, importante appuntamento per la difesa della Terra: sabato 23, infatti, è in programma una manifestazione nazionale in Val Susa, tra Susa e Bussoleno, là, dove è nato il movimento notav e vi invitiamo tutt* a partecipare in massa!

Ma la lotta per la difesa della Terra batte forte anche in Sicilia, con il movimento No Muos, anch’esso composto da liberi cittadini, ragazzi, anziani, bambini, donne, uomini, padri e madri di famiglia, tutti uniti per tutelare il loro patrimonio naturale e la loro salute, minacciati dal Mobile User Objective System, un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha ben deciso di costruirne una parte (una stazione a terra) a Niscemi.
Mamme No Muos è un comitato spontaneo di madri fortemente preoccupate, prima che della propria salute, di quella dei propri figli, comitato che tra il 5 e 6 marzo scorso si è visto caricare dalle forze dell’ordine, solo per essersi opposto alla presenza illecita di operai nel cantiere.
L’ennesimo esempio, l’ennesima conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che i criminali, i delinquenti, le persone violente non si aggirano tra chi desidera semplicemente tutelare la propria terra e i propri diritti, ma tra chi invece utilizza ogni mezzo pur di mettere in pratica gli ordini impartiti da qualcun altro che non si mostra neanche per strada e che pensa solo a riempirsi ulteriormente le tasche di denaro (pubblico).
Come vedrete dai video girati, ogni azione svolta è stata condotta pacificamente, non vi è alcuna violenza ad alimentarla, violenza che invece è messa in pratica da chi si professa difensore della legge, ma che si atteggia da difensore dello Stato e non del cittadino.

Cliccate sui link per visualizzare i video:

  1. presidio in Campora, sbarramento per la trivella
  2. presidio in Campora, la trivella torna a casa
  3. No Muos: testimonianza della mamma lesionata

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