sAlWiAmoli dagli oppressori!

Abbiamo già parlato in passato degli Awa, una delle tribù indigene più minacciate dell’Amazzonia e forse del mondo.
La situazione nella quale si trovano a vivere non fa che peggiorare giorno dopo giorno: da anni, ormai, sono vittima di rappresaglie, regimi oppressivi, omicidi da parte di tutte quelle imprese che vedono in loro un ostacolo per i propri affari.
Questa tribù abita una delle zone più ambite da chi specula sulla natura; la più grande minaccia a colpire gli Awa in questo momento è rappresentata dai taglialegna illegali, che stanno sfigurando le foreste da loro abitate.
Gli Awa, come tante altre tribù indigene, rappresentano l’ultima difesa per le foreste ancora esistenti sul Pianeta: il loro stile di vita morigerato e coscienzioso verso la natura contribuisce alla sopravvivenza di queste zone.

Come loro vi sono altri popoli indigeni che quotidianamente combattono per la propria sopravvivenza, spesso le stesse battaglie: anche i Penan e i Dayak del Borneo devono fronteggiare i danni provocati dal mercato della legna illegale.
Un mercato che, oltre a deforestare senza misura le foreste tropicali, che rappresentano la più grande fonte di biodiversità del Pianeta, miete continuamente vittime tra questi popoli. Per ottenere la materia prima illegale da trafficare, i taglialegna non si fanno scrupoli nel terrorizzare queste tribù e nell’ucciderne alcuni membri. 

Gli Awa spesso sono costretti a rinunciare alle foreste da cui dipendono, soggetti ogni giorno ad attacchi: loro compagni che scompaiono, altri dati alle fiamme, come è successo ad una ragazzina lo scorso gennaio.

Le nostre parole però non bastano: vi proponiamo il video dell’appello di un membro della tribù degli Awa pubblicato da Survival, disponibile qui.
Vi invitiamo a far girare questo video, a far conoscere le oppressioni subite da chi non desidera altro che vivere in libertà, pacificamente, abitando le terre in cui risiedono le loro origini.
Vi segnaliamo anche la campagna promossa sempre da Survival, disponibile qui, attraverso la quale ogni persona può contribuire a salvare questa tribù indigena, tra i protettori delle foreste dalla cui sopravvivenza dipende anche ognuno di noi.