Tutto fa rumore, niente lo fa per nulla

Se un albero cade nel bosco e nessuno è la ad ascoltarlo fa rumore?

Così recita un antico detto cinese… ognuno l’ha interpretato a modo suo e ha provato a rispondervi.
La nostra risposta è: sì, se un albero cade e nessuno, in quel momento, è lì ad ascoltarlo, fa comunque rumore.
Ma il rumore cui ci riferiamo noi non è un rumore fine a se stesso, ciò che intendiamo è qualcosa che riecheggia con un effetto infinito.
Quando un albero cade, ci sono delle conseguenze. Conseguenze che vanno a toccare qualcuno o qualcosa, che subirà queste conseguenze e tutto questo produrrà ulteriori conseguenze su qualcuno o qualcos’altro. E via dicendo…
Questa è la simbiosi in cui tutta la Terra vive; è assurdo pensare che una deforestazione in Indonesia non possa toccare, a lungo andare, la popolazione, ad esempio, dell’Italia. Basti pensare al surriscaldamento globale dovuto in gran parte all’impiego massiccio di pesticidi nell’Africa centrale e in India quali effetti abbia avuto e ha tuttora sulle calotte polari, il cui scioglimento ha un effetto sul clima che tocca ognuno di noi.

Così anche la scomparsa dalla faccia della Terra di una pianta piuttosto che di un insetto, un pesce o un volatile, ovvero il fatto che una determinata specie non sia più in grado di riprodursi per fattori che esulano dal normale decorso della natura, determina inevitabilmente mutamenti dei vari ecosistemi e l’estinzione di altre forme di vita.
La Terra deve essere vista come un immenso unico organismo la cui sopravvivenza è strettamente dipendente dagli equilibri tra ecosistemi messi giornalmente a rischio dall’inquinamento, dalle deforestazioni, dai cambiamenti climatici causati dalle industrie, dal traffico di mezzi di trasporto alimentati perlopiù a petrolio, dal fatto che sempre più vengono sacrificate aree verdi per erigere nuove costruzioni di cemento, nuovi allevamenti intensivi.

esemplare di panda gigante

Il panda è l’animale simbolo delle specie in via di estinzione e oggi la sua sopravvivenza è messa ulteriormente a rischio dal fatto che il bambù, principale fonte di nutrizione per questo animale (si nutre quasi solo di essa), si stia estinguendo.

pianta del bambù

Uno studio della Michigan State University e dell’Academy of Sciences ha infatti evidenziato come la pianta in questione non stia riuscendo a sopravvivere al surriscaldamento globale e ai mutamenti climatici.
Il bambù ha tempi di riproduzione molto lunghi, circa ogni 30/35 anni, e questo aumenta la difficoltà per la pianta di adattarsi ai cambiamenti climatici.
La sua scomparsa non mette in pericolo solo la sopravvivenza dei panda, ma di tutti gli animali che vivono in quelle foreste, gradualmente sempre più privati del loro riparo e del loro nutrimento naturale.
Questo dovrebbe aiutarci a comprendere l’importanza della biodiversità: la scomparsa di una forma di vita non è mai un fatto isolato, determina cambiamenti e causa danni all’ambiente in senso globale, mettendo a rischio la sopravvivenza di altre creature con un effetto simile a quello del domino e le sue conseguenze arrivano così a toccare tutti gli abitanti della Terra.

Estinzione di una specie significa non solo perdere quella particolare specie, ma anche creare una situazione di pericolo per le altre, che per precisi meccanismi ecologici erano da essa dipendenti. Quando una pianta si estingue, con lei scompaiono da 20 a 40 specie animali – Vandana Shiva 

La zona al momento maggiormente a rischio per la sopravvivenza dei panda e del bambù è quella delle montagne Qinling, nella provincia di Shaanxi, che ospita 275 esemplari selvatici.

esemplare di panda minore

I panda presenti in queste zone sono geneticamente diversi dalle altre specie: hanno un colorito più bruno, si sono dovuti autoisolare per la presenza dell’uomo attorno alle suddette catene montuose, isolamento che al momento ha permesso la loro conservazione, ma che li ha resi molto vulnerabili ai cambiamenti climatici.
La loro sopravvivenza è legata a quella della pianta di bambù, ma la domanda che dobbiamo porci adesso è: l’eventuale tragica scomparsa del panda quale altra estinzione determinerebbe? Quali le conseguenze? 
Forse abituandoci a ragionare in questa ottica saremo in grado di avere più cura dell’ambiente, delle altre forme di vita, e di preservare quello che c’è ancora di bello su questo Pianeta.
Ogni nostro gesto può fare la differenza in positivo o in negativo, tanti gesti gli uni uniti agli altri possono cambiare molto… in positivo o in negativo.

Non abbiamo il diritto di causare l’estinzione di nessuna forma di vita,
il Pianeta non è nostro, ma ci ospita soltanto.
Noi abbiamo il diritto di viverlo con gli altri e alla pari degli altri
e il dovere di preservarlo…