ESSERE PROPOSITIVI: la vera strada che conduce al cambiamento!

Una domenica piovosa, quella di ieri a Bologna, ma questo non ha impedito a Earth Riot ed a tutte le persone accorse da Roma, Ferrara, Padova, Rimini, Bologna e l’Emilia Romagna in generale di portare in piazza un po’ di controinformazione pulita e di mostrare i volti delle vittime dell’industria della carne, in particolare animali non umani e persone che soffrono la fame.
La protesta scenografica organizzata è andata in atto anche e soprattutto grazie alla partecipazione di  circa 30 persone. Tutti muniti di cartelli abbiamo occupato pacificamente prima i portici di via Rizzoli e poi la strada, creando una barricata umana che potesse dare risalto al messaggio che volevamo comunicare.
Ogni essere vivente ha diritto alla libertà e merita di esser rispettato; attraverso i filmati, i cartelli e i comunicati espressi al microfono abbiamo ricordato ogni animale giustiziato giornalmente dall’industria della carne. Quella stessa industria della carne che affama 870.000.000 di persone nel mondo private delle principali forme di sostentamento, dei terreni agricoli, di cereali e di acqua che vengono invece investiti negli allevamenti intensivi.
Abbiamo parlato molto di questi aspetti ultimamente, di come il consumo di carne pesi su diversi aspetti che riescono a coinvolgere tanto il Pianeta, quanto le Persone e gli Animali, ma perché un cambiamento accada è importante essere propositivi e non limitarsi a dire cosa non fare o, peggio ancora, accusare il prossimo.
Ieri non abbiamo fatto altro che mostrare la verità dei fatti in maniera pacifica, nonviolenta, propositiva e senza imposizioni di alcun genere: questo è l’attivismo che ci piace e che promuoviamo e abbiamo notato con piacere un riscontro positivo sia da parte degli attivisti che sono stati con noi ieri sia da chi si avvicinava a fare domande o leggeva i nostri volantini, guardava i filmati da noi proposti.
Crediamo fermamente che un cambiamento debba essere raggiunto attraverso il risveglio della coscienza, tramite la diffusione della verità, fornendo alle persone tutti quei dati e quelle informazioni che altri canali non danno in modo che ognuno possa poi compiere le proprie scelte in libertà.
Rifiutiamo ogni forma di obbligo e di imposizione, pratiche queste utilizzate da quel mercato, quelle multinazionali, quelle aziende e quei governi che ci obbligano a vivere in un determinato modo, che puntano all’omologazione per poterci controllare meglio.
Ogni persona ha il diritto di conoscere il quadro completo della realtà in cui viviamo e per questo noi ci siamo e ci saremo, e a ogni persona deve essere lasciata la libertà di scegliere che tipo di vita condurre così come il tempo necessario a intraprendere un certo tipo di percorso.

Ma, allo stesso tempo, anche all’animale non umano deve essere lasciato il diritto di decidere per la propria esistenza quale essere senziente che come gli animali umani prova gioia e dolore e che non dovrebbe essere sacrificato per lo sfizio di qualcun altro.

Così come le popolazioni afflitte da carestia, fame, denutrizione dovrebbero poter scegliere per la propria vita, senza essere costrette a vendere i propri figli per ricavare quel poco che basta giusto a sfamarsi per qualche giorno, senza essere costrette a sperare nell’arrivo di qualche aiuto umanitario.
Perché un vero cambiamento accada devono però essere riviste le modalità con le quali si protesta, con le quali si cerca di far passare un messaggio.
Troppo spesso ci capita di incappare in conversazioni tristissime, tenute sui vari social network, di persone che non fanno altro che insultare il prossimo per le scelte che fa, per la vita che conduce. Tutte infinite perdite di tempo che non fanno altro che lasciare le cose come stanno, anzi, sono controproducenti perché non portano alcun tipo di contenuto, ma solo arroganza da una parte e chiusura dall’altra.
Ancora più triste e controproducente è quando questo tipo di atteggiamento si riscontra nelle manifestazioni di piazza, a diretto contatto con chi si vorrebbe raggiungere e sensibilizzare. Dovremmo sempre ricordare che non siamo lì per noi stessi, per sfogare una qualche nostra frustrazione personale, di qualsiasi tipo essa sia: noi tutti attivisti siamo lì per portare la voce di chi è sfruttato, per riportare i fatti reali, per aiutare chi può cambiare, per partecipare attivamente a questo cambiamento che tanto auspichiamo.
Per noi, essere propositivi è il modo giusto per trasmettere un messaggio; questo è ciò che abbiamo fatto ieri e che cerchiamo di fare ogni giorno, divulgando informazioni su marchi e corporazioni che sfruttano e devastano e su come poter abbracciare uno stile di vita etico, sostenibile, rispettoso, nonviolento.
Essere vegani, ovvero non consumare alcun alimento di origine animale, ogni alimento che sia frutto di violenza, non deve essere visto come un punto di arrivo, ma di partenza.
Non può e non deve essere una scelta fine a se stessa e non deve portare chi lo è a sentirsi superiore a qualcun altro, perché, se andiamo a vedere, in ogni nostra azione ci può essere un aspetto che pesa sulla salute del Pianeta e di tutte le creature che lo abitano.

Non mi sento superiore perché sono vegan.
In realtà, io sono vegan proprio perché non mi sento superiore a nessuno.

– Michele McCowan

Il vegano non è superiore a nessuno, è solo una persona che ha fatto una scelta di vita, ma che ne può fare ancora molte altre, senza fermarsi a quella, perché ci sono molti altri spetti di cui occuparsi e da tutelare per giungere ad una vera convivenza pacifica, a ciò che significa nonviolenza.
Questo è il pensiero che noi di Earth Riot vogliamo portare avanti e sostenere e un invito verso tutti. Cerchiamo sempre di essere propositivi e pazienti col prossimo: spieghiamo le nostre ragioni e ricordiamo sempre che ciò che si fa non è mai fine a se stesso. Impariamo a dare tempo a noi stessi senza finire per frustrarci inutilmente e a darlo anche agli altri, perché ognuno possa fare il proprio percorso.

Grazie a Pier Paolo per le foto!

One thought on “ESSERE PROPOSITIVI: la vera strada che conduce al cambiamento!

  1. Essere propositivi è un’ottima strada, forse la migliore; purtroppo anche i partigiani e gli ebrei sono stati propositivi finchè la rivolta ha portato al cambiamento. La diplomazia va bene, ma non sempre e solo quella. Dipende dalle circostanze. Un azione di VERA LIBERAZIONE animale non resta mai nel regno dei pensieri, ma finisce anche sui giornali.

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