OGM: sì? No? Il tuo parere fino al 15 aprile

Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l’aggiunta, l’eliminazione o la modifica di elementi genici. 

Il tema degli OGM sta diventando sempre più caldo anche in Europa e per chi deve prendere delle decisioni che andranno a pesare sugli stati membri dell’Unione.
Da tempo si sa come le multinazionali del settore, Monsanto tra tutte, stiano spingendo all’interno degli organi del Parlamento Europeo affinché sia dato il via libera all’utilizzo di semi geneticamente modificati.
Il mais Mon810 della Monsanto in verità aveva già ottenuto, anni fa, il via libera per la commercializzazione, autorizzazione che però ora deve essere rinnovata. Anche in merito a questo, stati come Francia, Lussemburgo, Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Grecia e Ungheria hanno adottato norme molto severe per la salvaguardia dei loro territori e perché sia proibita ogni coltura di OGM.
La Commissione istituita all’interno del Parlamento Europeo al momento potrebbe anche dare l’autorizzazione perché venga coltivata una soia OGM e sei diversi tipi di mais, tra cui quello della Monsanto.
Questo via libera però resta al momento congelato e dall’UE viene lanciato un questionario via web, valido fino al 15 di aprile, rivolto a tutti i cittadini i quali possono esprimere il proprio parere rispondendo a quesiti quali:
Gli alimenti biologici devono essere OGM free (cioè, non contenere OGM)?
La presenza accidentale di OGM da indicare sull’etichetta per i cibi bio deve essere inferiore a quella dei prodotti tradizionali?
Si è disposti a pagare cifre più elevate in cambio di maggiori analisi chimiche sui prodotti acquistati?
Gli attuali standard europei devono essere resi più rigidi?
Etc.

La questione OGM è molto controversa; spesso in questi mesi ci siamo espressi in merito e abbiamo cercato di fornire un po’ di dati e di fatti, quelli che spesso non ci vengono resi noti, in modo che ogni persona possa farsi liberamente la propria idea a riguardo.
Noi di Earth Riot siamo abitanti del Pianeta esattamente come chi ci segue; il parere che diamo è frutto delle ricerche che conduciamo e quindi della preoccupazione che nutriamo verso la salute dell’ambiente e dei suoi abitanti tutti.
L’unico aspetto che ci differenzia da molti è che noi non siamo pagati per fornire queste informazioni, lo facciamo unicamente perché lo riteniamo giusto, perché la verità deve arrivare prima di ogni cosa, e speriamo che questo possa darci la giusta credibilità, cosa che non dovrebbero avere in così grande misura testate giornalistiche e simili, i cui impiegati sono regolarmente pagati per fare ciò che fanno, e che sono finanziate da marchi, partiti, multinazionali, di cui quindi sono costrette a fare gli interessi.

Il seme OGM non porta vita al suo interno, è sterile, e per questo non si può riprodurre; per crescere necessita dell’impiego di enormi quantità di acqua e di un grande utilizzo di pesticidi, costringendo così i contadini a servirsi continuamente dalle aziende produttrici tanto per i semi quanto per questi ultimi.
Il fatto che necessitino molta acqua significa che ne creano uno spreco enorme, proprio quando nel mondo milioni di persone ogni anno muoiono perché non hanno accesso a risorse essenziali come queste oppure perché quella poca di cui dispongono è avvelenata e contaminata proprio da pesticidi, erbicidi, ma anche a causa delle estrazioni petrolifere.
Un alto uso di pesticidi, invece, ha come conseguenza, tra l’altro, dell’innalzamento delle temperature con il conseguente surriscaldamento globale e tutto ciò che esso comporta.

 

 

LA TECNOLOGIA TERMINATOR: produzione di semi inerti, incapaci di riprodursi se non con l’impiego di input esterni (uso di pesticidi, erbicidi, fungicidi e fertilizzanti chimici). Il seme mercificato è ecologicamente incompleto e presenta due livelli di rottura:

  • non è più in grado di autorigenerarsi, attraverso le trasformazioni tecnologiche la biodiversità da risorsa rinnovabile quale è muta in risorsa non rinnovabile;
  • non produce se non è accompagnato da input esterni e con l’affermarsi delle sementi industriali la dipendenza da questi input aumenterà.

(tratto da: Campi di Battaglia di Vandana Shiva)

Questo tipo di tecnologia è una delle cause maggiori di desertificazione: rende sterili i terreni che, privati di acqua e inondati di pesticidi, sono poi incapaci di accogliere nuove colture, un processo che mette a serio rischio l’alimentazione mondiale in quanto sta esaurendo le aree coltivabili.
Una coltura OGM per crescere necessita di 56 diversi trattamenti di pesticidi: essendo geneticamente modificata non possiede al suo interno tutti i dati necessari per difendersi da parassiti e intemperie e ha bisogno, quindi, di input esterni per poter rendere.
I pesticidi utilizzati rimangono all’interno della pianta, vengono ingeriti dagli animali che di conseguenza muoiono, trasportati dalle api finiscono nel miele, così come sulle nostre tavole, all’interno di carni, formaggi, uova, frutta e verdura.
Non tutte le agricolture sono così, non tutto il cibo che consumiamo è avvelenato, ma intanto ogni anno più di 220.000 persone muoiono a causa dell’utilizzo di pesticidi come il Roundup della Monsanto, oppure il Paraquat, il Maneb, lo Ziram, o il Benomil, che, da recenti studi, pare facilitino l’insorgere del morbo di Parkinson.
Il nostro dovere è quello di fornire vera informazione e di esprimere un parere, sperando che venga preso in considerazione e che i governi per una volta prendano decisioni che vadano a tutelare la salute dei cittadini e non le tasche delle multinazionali.
Intanto, se volete approfondire gli argomenti citati, vi consigliamo di visitare le sezioni del nostro sito dedicate agli OGM, alla Monsanto e alla Byer, che produce molti pesticidi, e a compilare il questionario sopra linkato, nella speranza, anche se debole, che serva a qualcosa.
Come sempre, vi forniremo aggiornamenti nel caso ce ne siano.

Restate sintonizzati 😉

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