A Calais si lotta, a Calais si muore

Aggiornamenti da Calais, che apprendiamo attraverso il sito Calais Migrant Solidarity, dove nel pomeriggio del 30 marzo un gruppo di migranti che ancora resistono nella jungle è riuscito ad attraversare il recinto che delimita il campo, per dirigersi verso il porto.
Le azioni repressive della polizia non si sono fatte attendere e si sono tradotte in un nuovo lancio di gas lacrimogeni verso i migranti, una sparatoria che si è intensificata col passare del tempo senza che le forze dell’ordine si preoccupassero di colpire o meno le persone in fuga.
Il lancio di gas lacrimogeni è proseguito sino alle 18, per poi riprendere la mattina del 31 marzo accompagnato dai cannoni ad acqua.calais solidarity
Mentre nella jungle prosegue la lotta per la resistenza, nella stessa mattinata un ragazzo afghano di 22 anni è morto a Calais, investito da un camion mentre percorreva la A16.
Sono numerosi i migranti ad aver perso la vita dall’inizio del 2015 ad oggi nel tentativo di raggiungere il porto di Calais, o mentre tentavano di attraversare La Manica.
Un altro ragazzo, proveniente dalla Siria, è stato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Calais dopo esser stato investito sempre da un camion, ma questa volta al porto.

Questo confine uccide!

Fonte: Calais Migrant Solidarity