La liberazione animale e della Terra passa per Hambach

Giovedì 28 giugno una nuova ondata di militarizzazione ha attraversato la foresta di Hambach: circa 100 agenti dispiegati nella zona, numerosi elicotteri antisommossa a perlustrare l’area mentre le ruspe conducevano quella che è stata venduta come un’operazione di pulizia.
La polizia di Aachen (Aquisgrana), tramite la diffusione di diversi comunicati e grazie all’appoggio dei media tradizionali, ha legittimato la propria presenza nella foresta mascherandola da necessaria, quanto urgente, rimozione di rifiuti e detriti la cui presenza rende le escursioni molto pericolose.
Secondo i dati resi pubblici dalla polizia stessa il volume di rifiuti rimossi si aggirerebbe intorno ai 136 metri cubi, stime che nella realtà dei fatti si traducono in due sacchi della spazzatura raccolti nel corso di un’operazione durata dalle prime ore del mattino sino al tardo pomeriggio.
Quelli identificati dalla polizia come rifiuti sono parte delle strutture e barricate erette dai/dalle difensori della foresta di Hambach, rimossi dalle forze dell’ordine per spianare la strada alla multinazionale RWE che dal prossimo ottobre riprenderà ad abbattere alberi nell’ambito del processo di estrazione della lignite (carbone povero).
A tal proposito, quello che sino a ieri era un sentiero ricoperto di pozzanghere abitate da salamandre è stato convertito in una nuova strada a servizio dei camion, per facilitare il taglio degli alberi e il trasporto del carbone estratto dalla miniera.via salamandre
L’azione condotta dalla polizia aveva lo scopo di consegnare all’opinione pubblica una visione dei fatti volta a legittimare l’operato delle forze dell’ordine, dello stato e della multinazionale in questione, normalizzando così la devastazione della foresta stessa e la criminalizzazione di chi la difende.
Nel corso di quest’ultima intromissione militare ad Hambach, infatti, ad esser colpito è stato il villaggio di Gallien che, con quello di Oacktown, rappresenta una delle principali occupazioni a difesa della foresta.17 - barricata di Gallien vegan zad partout
Circondato per diverse ore, ha resistito anche questa volta con la perdita di una sola delle strutture costruite dagli/dalle hambacher.
Un’operazione di greenwashing a tutti gli effetti, che compensa quelle già condotte ultimamente dalla stessa RWE attraverso l’organizzazione di escursioni pubbliche in alcune aree della foresta di Hambach poste sotto bonifica.
Tra queste la gita dello scorso 17 giugno che ha visto un centinaio di persone visitare una montagna artificiale di 200 metri dove RWE trasferisce, vendendolo come un salvataggio, intere comunità di topi nocciola (piccoli ghiri), strappati dal proprio habitat naturale per essere riassegnati altrove, in modo che servi e strumenti del capitalismo possano fare il proprio corso.haselmaus-dieter-bark6
Pratiche protezioniste con un occhio di riguardo verso le specie in via d’estinzione degne delle associanioni ambientaliste più note, come la chiusura delle tane dei pipistrelli ricavate negli alberi che ogni anno RWE ordina di tappare per impedirne il ritorno, allo scopo di facilitare le opere di taglio e preservare l’incolumità dei taglialenna altrimenti a rischio di aggressione.
Quando si afferma che la lotta di liberazione animale non può prescindere da quella della Terra e che quest’ultima rappresenta quella totale, non si sta esprimendo un’opinione, ma un dato di fatto.
Perché il concetto stesso di liberazione è inauspicabile su una Terra dove miniere, allevamenti e monocolture prendono il posto delle foreste, plastica e sversamenti di sostanze chimiche soffocano le distese d’acqua, subordinando ogni vivente e la vita stessa al sistema di dominio imposto dal capitalismo.

VM

Fonti: general anzeigeraachener – hambacherforst