Solidarietà ad Anne e Ruddy – Alberi OGM e libertà violata

Le vie della manipolazione genetica sono infinite: dopo mais, cotone, patate, canola, soia, anguria, salmone etc. la multinazionale ArborGen, che opera in Stati Uniti, Brasile e Australia, ha in programma di diffondere una nuova specie di alberi geneticamente modificati.
Si tratterebbe di una specie di pini tipici degli Stati Uniti meridionali (Pinus taeda), e, come è già successo in passato più e più volte nella sperimentazione sul campo di nuove specie OGM, gli alberi geneticamente modificati verranno introdotti nell’ambiente senza alcuna valutazione di rischio.
ArborGen, infatti, non intende rendere pubblica alcuna ricerca, non si è interessata del parere dei cittadini, ignorando, tra l’altro, il volere di oltre 250.000 persone espresso attraverso una petizione che rifiuta la diffusione degli alberi OGM.
I pini OGM, oltre a rappresentare l’ennesimo orrore di laboratorio frutto di un sistema che preferisce sostituirsi alla natura piuttosto che impegnarsi per preservarla, sono una minaccia per l’integrità ambientale e la sopravvivenza delle altre specie vegetali.
Troppe volte nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito a specie geneticamente modificate, vegetali e animali, che hanno segnato la scomparsa di quelle indigene, provocato contaminazioni su colture tradizionali o biologiche e causato gravi danni all’ambiente in cui sono state introdotte.

La consapevolezza del problema è ormai matura e l’opposizione sempre presente. Qualche giorno fa alcun* dimostranti hanno messo in piedi una scenetta teatrale di guerriglia alle porte della sede statunitense di ArborGen, richiedendo all’azienda di abbattere il muro della riservatezza che circonda l’informazione tenuta segreta.arresti arborgen

Due attivist* sono stat* arrestat* e in questi giorni dovranno comparire in giudizio per aver richiesto quell’informazione che dovrebbe essere di dominio pubblico, quella verità che viene sempre strategicamente celata dalle multinazionali, perché un cittadino ignorante è un cittadino schiavo.

Ma la lotta alle multinazionali, agli OGM, a chi vuole manipolare le risorse della Terra e i popoli per i propri interessi continua, e a testimoniare la resistenza di questa lotta è il presidio permanente di Malvinas (Córdoba) contro Monsanto, che lo scorso 18 settembre ha compiuto due anni.

Da parte nostra, esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai due attivisti arrestati, Anne e Ruddy, che hanno messo la salvaguardia del tutto prima della loro libertà!

Fonte: Earth First