Occupy Monsanto: 25 maggio, cortei in 330 città nel Mondo!

Credo che Monsanto sia una minaccia per la salute, la longevità e la fertilità della loro generazione. Non potevo starmene seduta con le mani in mano, aspettando che qualcun altro si decidesse a far qualcosa.
Questo è quanto dichiara Monroe Canal, promotrice di questa giornata di mobilitazione che si terrà in 330 città nel mondo con oltre 200.000 persone a scendere in piazza e del movimento Occupy Monsanto, dato alla luce con l’intento di proteggere il futuro delle proprie figlie e quello di molte altre persone.
La mappa delle città aderenti, disponibile qui, prevede un corteo anche a Roma; per chi avesse la possibilità di partecipare, qui sono disponibili maggiori informazioni.
Per la tutela della terra, dei semi tradizionali, della propria salute e nel rispetto della vita di ogni altro essere vivente e sopra ogni singola vita nel rispetto del Pianeta stesso e degli ecosistemi che necessitano del loro naturale equilibrio per sopravvivere.

La protesta è chiara: non è accettabile né sostenibile ciò che la Monsanto sta facendo al Pianeta, mettendo ogni giorno a rischio la sopravvivenza di migliaia di specie viventi tra vegetali e animali e minando la salute delle persone.
Attraverso la commercializzazione di sementi OGM e dei corrispettivi erbicidi e pesticidi, come il Roundup ad esempio, necessari per la crescita delle piante geneticamente modificate, la Monsanto sta avvelenando i terreni, uccidendoli, e con essi gli animali che entrano in contatto con queste sostanze.
Sostanze chimiche che mietono 220.000 vittime ogni anno tra gli agricoltori e chi vive appena nelle vicinanze dei terreni trattati con questi prodotti, per poi giungere infine sulle tavole di chi da queste multinazionali è considerato unicamente un consumatore, una fonte di guadagno.

Da mesi ormai Earth Riot fa il possibile per rendere pubbliche e sempre più note le menzogne che aziende come questa e gli stessi governi ci propinano, nel triste tentativo di convincere l’opinione pubblica che gli OGM siano indispensabili per la sopravvivenza, per risolvere problemi come la fame nel mondo.
In Italia il 76% dei cittadini si è dichiarato contrario alle colture OGM, ma questo ovviamente non ha alcuna valenza per il governo che ha magistralmente chiuso un occhio di fronte ai 52.000 sacchi di sementi, sufficienti a coprire 32.000 ettari di terreno in Pianura Padana con mais geneticamente modificato, che stanno circolando nel nostro paese

Invitiamo chi ne ha la possibilità a partecipare alla manifestazione romana per far sentire forte il proprio dissenso a tutto ciò che sta accadendo. Questo, però, non dovrà rimanere un caso isolato, una giornata di mobilitazione fine a se stessa.
Per ottenere un cambiamento è necessario continuare a far girare le informazioni, documentarsi, cercando di filtrare quelle vere, non crediamo a ciò che arriva dall’alto, con tanto di sponsor e quindi fini economici. L’informazione dobbiamo farcela da noi, l’uno con l’altro, attraverso una mobilitazione costante che possa portare sempre più persone a conoscere la verità.
Il Perù dovrebbe essere di esempio: una massiccia mobilitazione dei contadini ha permesso di bandire gli OGM dal paese.
Questo è il risveglio delle coscienze che noi tanto auspichiamo, questa è la forza della coscienza collettiva che permette di ottenere grandi risultati.

Nessun test, nessun esperimento, il mercato degli OGM va solo bloccato, multinazionali come la Monsanto vanno fermate.
Vi ricordiamo anche l’esistenza di una petizione online, disponibile qui, da noi promossa, che è limitata all’Unione Europea, ma noi facciamo il nostro sperando che anche in altri paesi vi sia chi lotta per il cambiamento.